PISTOIA. Non si riesce e non si riuscirà ad andare oltre alla meraviglia, allo sdegno, alla indignazione per Regeni come già accaduto per casi analoghi avvenuti in precedenza.
Da 65 giorni l’Egitto ci prende in giro, da oltre 4 anni lo fa l’India per il caso marò e i casi identici o simili potrebbero continuare a testimonianza di quale sia il livello del nostro credito nel mondo anche quando dall’altra parte si trovano paesi che non conoscono né il rispetto dei diritti umanitari fondamentali né quello delle leggi internazionali.
Siamo espertissimi nel rimediare figure internazionali pessime e lo facciamo se non da sempre, quasi da sempre. Riusciamo a mantenerci in equilibrio in ogni occasione tra la ‘fermezza’ e la ‘comprensione’, tra il ‘rigore’ e la ‘mediazione’ quando spesso si tratta di concetti contrastanti, tanto diversi che l’uno, quasi sempre, esclude l’altro. Noi invece riusciamo a farli combaciare …come? Perdendo la faccia davanti al mondo intero.
Se un governo straniero compie azioni inequivocabilmente ostili verso di noi da una parte si pretendono spiegazioni e dall’altra ci si affretta a ribadire l’amicizia e la collaborazione del popolo che quel governo rappresenta e che, bene o male, volenti o nolenti, ne è l’espressione.
Immaginate se gli accadimenti nostrani fossero accaduti all’Inghilterra che non conosce equidistanze di comodo ma sceglie e sostiene posizioni nette, decise e convinte, forse anche sbagliate ma che, senza dubbio, forniscono a tutti il senso dell’orgoglio nazionale e della stima mondiale.
L’Italia prende schiaffi da ogni lato senza una reazione degna di una nazione sovrana ma, come si sa, i governanti sono l’espressione di coloro che rappresentano, lo si voglia o no. La politica attuale un vantaggio, almeno per ora, ce lo ha portato, tenendoci lontani da attentati terribili come quelli di Parigi e di Bruxelles.
Per i terroristi scompaginare gli equilibri attuali di un paese come il nostro sarebbe controproducente. Si muovono tra noi come e quando vogliono, entrano ed escono dalle frontiere indisturbati, reclutano mano d’opera guerrigliera senza ostacoli e possono contare su leggi compiacenti e una conseguente giustizia che giudicare di maglie larghe è un eufemismo scontato.
A tutto ciò va aggiunta la palese e costante codardia che ci distingue in qualsiasi teatro internazionale in fatto di decisioni, di provvedimenti, di reazioni unilaterali. Ci raccomandiamo alla Nato, all’Onu, alla Corte dell’Aia, e a qualsiasi organismo mendicando miserevolmente aiuti e collaborazioni che ci tolgano d’impaccio.
Come carattere non c’è male e qui non si tratta di colore politico poiché, nel mondo, si sono avuti esempi e comportamenti opposti al nostro da parte dei più disparati regimi.
Riusciamo a fare la voce grossa solo con quegli alleati dai quali riceviamo protezione e dai quali, siamo sicuri di non ricevere atti ostili con la sola certezza di confermare, in maniera ridicola, la nostra inaffidabilità.
Ma a giudicare dalla mancanza di qualsiasi reazione popolare non sembra che la reputazione italiana nel mondo non interessi a nessuno, meglio occuparsi del campionato.
[*] – Lettore, ospite
Buon giorno Fiore. Mi permetto di aggiungere:
– il nostro prode Renzi, è felice quando può andare in Spagna ad abbracciare i parenti di alcune povere ragazze morte, peraltro in un incidente stradale (parenti delle vittime di incidenti, prendete il numerino che Renzi sicuramente vi abbraccia anche a voi). Tanto lì è colpa di un autista. Invece, chissà come, chissà perchè, se si tratta di un alluvione, di regeni, di quei poveretti ammazzati in Libia…lì niente: Sarà mica perchè come capo del governo ha qualche responsabilità?
– In Italia quelli dell’ISI non fanno attentati per il seguente motivo:
http://www.thedailybeast.com/articles/2016/03/24/inside-the-mafia-isis-connection.html