pistoia. «ABOLIRE I PARCHEGGI VUOL DIRE VIVERE NELL’IRREALTÀ»

Il parcheggio in piazza Spirito Santo
Il parcheggio in Piazza Spirito Santo

PISTOIA. In tempi di crisi alle persone sta a cuore non dover spendere soldi più di quanto già non facciano, pagando mutui, affitti, bollette e parcheggi (riguardo a questi ultimi si deve considerare anche la mancia al parcheggiatore abusivo/richiedente asilo: se provi a non dargliela, o ti guarda con gli occhi pieni di lacrime, o ti lancia contro invettive d’ogni sorte).

Insomma, i soldi escono dalle tasche dei cittadini con una velocità pazzesca. Non pretendiamo certo che la politica cambi con un tocco di bacchetta questa situazione, ma almeno che non la aggravi. Ecco, a Pistoia accade proprio questo.

L’amministrazione comunale sta abolendo diversi parcheggi (peraltro a pagamento), lasciando i cittadini pistoiesi senza posto dove parcheggiare le proprie auto. Se, però, i parcheggi vengono fatti sparire come in un gioco di prestigio, le automobili invece rimangono solide e ben visibili.

La foto qui sopra ritrae il parcheggio di piazza dello Spirito Santo (pieno di macchine, come al solito) che verrà presto abolito e convertito a zona pedonale, benché già fosse possibile per i pedoni passarci a piedi. Ora, è possibile sia vivere con la testa per aria, sognando un mondo fatto di prati, di pace e di amore, oppure è altrettanto (e auspicabile) vivere seguendo il principio di realtà, quindi capendo il mondo e le esigenze che ci circondano, e comportandosi di conseguenza.

Pensare di poter abolire dei parcheggi come se niente fosse, senza chiedersi dove i cittadini andranno a parcheggiare le proprie auto, significa vivere nell’irrealtà più totale. Il tutto aggravato dal fatto che, non potendo mettersi le automobili in tasca, i pistoiesi finiranno per parcheggiarle dove non è possibile farlo, rimediando poi una sonora multa.

La domanda è la seguente: se i parcheggi regolari vengono aboliti per lasciare il posto alle zone pedonali, è possibile credere che i responsabili dei parcheggi abusivi siano i cittadini? Oppure è lo Stato a dover creare le condizioni affinché le regole siano rispettate?

Giovane sindaco Bertinelli, torni coi piedi per terra e ci renda i parcheggi. Ché l’unico a saper volare (di fantasia) qui è lei.

Lorenzo Zuppini

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3 thoughts on “pistoia. «ABOLIRE I PARCHEGGI VUOL DIRE VIVERE NELL’IRREALTÀ»

  1. Buon giorno Lorenzo. In effetti un’amministrazione lungimirante dovrebbe procedere in queste cose con piani organici, complessivi: tolgo parcheggi, ma incremento il trasporto pubblico urbano, potenzio i parcheggi periferici. Però è anche vero che Piazza dello Spirito Santo è….una piazza….trasformata in parcheggio. Mi sembra sacrosanto ridarle la sua funzione originaria. Inoltre vorrei capire perchè il parcheggio di Piazza Oplà, 10 minuti a piedi dal centro, è sempre vuoto pur essendo gratuito. Non vorrei che alla fine si fanno i parcheggi, ma siccome, giustamente non sono nel centro storico, nessuno li usa e, a questo punto la realtà, va a dare ragione al sindaco, che coercitivamente obbliga i cittadini a parchggiare poco fuori dal centro, perchè da soli, di mollare l’auto non ne vogliono sapere. Al limite, giusto per i residenti dovrebbe essere previsto un parcheggio multipiano interrato, che potrebbe essere situat nell’area di Porta al Borgo. Ma per il resto: evviva le nostre piazze senza auto!
    Buona giornata
    Massimo Scalas

  2. Sono d’accordo con il signor Scalas.
    Senza voler entrare nel merito delle rivendicazioni dei residenti, nei pressi del centro storico è basso il numero di posti auto per sosta breve di relazione (max un’ora a basso costo, con aumento considerevole della tariffa al prolungarsi della sosta, per disincentivarne lo scorretto utilizzo, corredato da frequente monitoraggio da parte della P.M. o ausiliari della sosta).
    Per questo, sorvolando sul discorso park interrato in Porta al Borgo: ingiustamente morto e sepolto da tempo, vero mistero gaudioso di questa città e nella speranza che vadano a conclusione i lavori in via Pacinotti, giudico positivamente (e qui vado controcorrente!) la sostituzione degli stalli gratuiti in via Zamenhof con i posti a pagamento a durata limitata: in questo modo si dovrebbe facilitare la possibilità a chi necessita di andare in centro per brevi commissioni di trovare posto; è chiaro che se però nessuno controlla le soste, poi ognuno fa quel che vuole (alla faccia della tanto richiesta tolleranza che reclama chi poi si è beccato una multa) e non si facilita un tubo.
    E per chi grida alla ingiusta “monetizzazione” di tutti i posti disponibili in una zona sensibile come quella nei pressi della terza cerchia muraria, consiglierei di ricordare ciò che accadeva quando non c’erano i parchimetri, parcometri o comunque li si voglia chiamare, negli anni ’80 e – mi sembra – fino ai primi ’90: era impossibile trovare un posto auto perché dipendenti degli enti pubblici, esercenti e loro collaboratori ecc. che per primi arrivavano al mattino nei pressi del centro, inchiodavano per tutto il giorno la loro auto in uno stallo e se avevi bisogno di sostare per una breve commissione dovevi andare al parcheggio della Misericordia, dove i prezzi non erano certo (giustamente, aggiungerei) popolari: vale a dire ciò al quale servivano i posti “bianchi” situati fino a poco tempo fa in via Zamenhof!
    Ma chi ha necessità di soste pertinenziali di lunga durata non potrebbe fare il sacrificio di mettere la propria auto anche un pochino più in là (tipo, appunto, lo stadio o -meglio – il parcheggio ex Ceppo, completamente gratuito)?
    Tra l’altro, avendo proprio lavorato in centro per parecchi anni, non ho mai capito una cosa: con quale cognizione alcuni esercenti occupano gli stalli blu davanti ai loro negozi (che pagano solo al sentore di arrivo dei vigili) costringendo quindi i loro clienti ad arrabattarsi cercando posto in altre zone?
    Un altro mistero è quello della doppia fila fissa in via Carratica mentre tra il pub di piazza Resistenza e la confluenza in viale Arcadia ci sono, a qualsiasi ora, un sacco di posti vuoti: pesa il didietro?
    Mi piacerebbe inoltre sapere dal signor Zuppini quale parcheggio a pagamento ha soppresso il sindaco o la giunta, perché ignoro tali notizie, ma se si riferisce al Lingottino, beh allora ha preso un grosso granchio: garantito al limone!

  3. Effettivamente esiste un grave problema per quanto riguarda i parcheggi nel centro, ma che riguarda solo gli abitanti del centro storico, i quali pagano il permesso e si ritrovano a dover comunque parcheggiare lontano da casa. Per quanto riguarda coloro che vivono fuori dal centro e si recano a Pistoia per lavoro, commesse o svago, trovare parcheggio non è impresa così ardua. Purtroppo “fa fatica” parcheggiare al Cellini per andare a bere sulla Sala: la maggioranza preferisce girare in tondo per mezz’ora aspettando che si liberi un buco in prossimità del centro storico. Il fatto è che nessun piano regolatore può sopperire alla pochezza umana.

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