PISTOIA. Ci sono momenti talmente deliziosi – tanto rari quanto godibili – che sono difficili da concretizzare e tradurre in parole. Sono momenti talmente forti che uno resta fermo, immobile, e nonostante la festa che esplode intorno chiude gli occhi per gustarsi la sensazione nel modo più intenso possibile.
Sono da poco passate le dieci di sera di mercoledì 4 maggio ed abbiamo chiuso la stagione regolare con un clamoroso, pazzesco, assurdo, meraviglioso, inspiegabile ed inaspettato sesto posto. Un momento che non dimenticherò mai, tra tanti anni saprò ricordare dov’ero, con chi ero, cosa ho sentito e cosa ho fatto. Un momento che entra di diritto tra i più alti ed importanti della storia della pallacanestro pistoiese. Grazie ragazzi.
Grazie Ronald, probabilmente il mio giocatore preferito. Il signore degli assist, la regia dei momenti di partita di energia e velocità, la mente intelligente che, assieme alla guida sicura dalla panchina, ha regalato momenti di autentico show-time.
Grazie Wayne, il difensore pazzesco, un giocatore forse più bello che concreto ma di un’eleganza assoluta. Il vero e proprio “guanto” della squadra, resterà nella memoria per quel volo in cielo per la stoppata decisiva a Daye nella vittoria interna contro Pesaro. Grazie Preston, cavallo pazzo alla riscossa. Genio e sregolatezza, il malato immaginario, il pitbull tutta energia e sprazzi di capacità di dominare fuori dal comune.
Raccontano di lui sia stato l’uomo dalle mille stranezze, quando ha deciso di giocare ha dettato legge contro molti avversari. Resterà nella memoria per tanti motivi, su tutti il buzzer beater a fine terzo quarto contro Sassari.
Grazie Olek, soldatino Czyz sempre presente. Un lungo senza fronzoli e tutta sostanza, il miglior giocatore potessimo trovare per sostituire Marcus J. Ce lo hanno presentato come un ragazzo capace di fare poche cose ma tutte molto bene, si è rivelato un fattore determinante in moltissime partite. Confermatelo. Grazie Alex, il bianco da cui molti esperti della categoria hanno preso più di un appunto.
Vicino alla tripla doppia in molte occasioni, ci ha deliziato per lunghi tratti con la sua mano da esterno in un fisico da bisonte del Nuovo Messico. Un telepass dietro, dovrà crescere nella fase difensiva, merita certamente assieme al coach la copertina della stagione. Indimenticabile lo step-back e tripla da urlo contro Cantù con tanto di polpastrelli in mostra per la gioia del palazzo.
Grazie Ariel, degno erede di una dinastia di capitani coraggiosi. Un metronomo, il regista del gioco ragionato indispensabile per bilanciare l’esplosività di Moorino, un cecchino decisivo in tante occasioni. Trattenetelo a qualsiasi costo.
Grazie Michelone, l’eroe della partita contro Sassari. Tra alti e bassi di forma, una garanzia in termini di esperienza ed incisività. Spesso utilizzato fuori ruolo, duttilissimo, mai una parola fuori luogo nei momenti di difficoltà ed il grande merito di saper essere uomo squadra tutto l’anno. Chapeau. Grazie Eric, il duro lavoro che paga.
Un olimpionico mancato nel salto in alto, dovrà ancora sudare le proverbiali sette camicie per diventare un fattore, ma certamente rappresenta il manifesto delle capacità dello staff tecnico nel fra crescere i ragazzi. Grande lavoratore, ha permesso rotazioni di una qualità difficilmente immaginabile ad ottobre. Grazie Luca, Andrea, Martino e Marco, il futuro è tutto vostro ma senza il vostro tassello non sarebbero stati possibili allenamenti così intensi e di qualità, fattore tutt’altro che banale.
Signori, tutti in piedi per questo staff tecnico. Grazie Fabio, autentico trait d’union tra il passato ed il presente e, non a caso, unico elemento di continuità in un ambiente che negli anni è riuscito a salire sempre un gradino in più. Preparatissimo, stimatissimo dagli addetti ai lavori, anche quest’anno ha saputo svolgere il proprio compito riuscendo ad essere prezioso e mai ingombrante. Una manna dal cielo per i giovani ed un alleato imprescindibile per qualsiasi primo allenatore. Piacerebbe rivederlo head coach, ma egoisticamente spero non cambi e non ci abbandoni mai. Disponibilissimo, mai sopra le righe, è il pistoiese di cui essere orgogliosi.
Poi c’è lui, Vincenzino, l’uomo delle emozioni forti. Non ho nascosto l’irritazione per la gestione della sala stampa dopo Torino, oggi però è il tempo degli osanna. Un coach che in pochi mesi ha ridato entusiasmo ad una piazza impaurita da un addio eccellente, arrivato a Pistoia tra qualche scetticismo di troppo, ha guidato una cavalcata pazzesca col piglio sicuro dell’allenatore veterano.
Grazie Vincenzo, la stagione dei record e della storica partecipazione alle F8 è stata una delle meglio giocate degli ultimi anni. Il mio cuore di tifoso spera tu resti, ma siccome l’affetto che sento è quasi quello del fratello minore, sotto certi punti di vista spero tu faccia altre scelte. Vai via, Vincenzino, salutaci da trionfatore assoluto e resta per sempre il coach dei miracoli. Fatti rimpiangere, meglio di così sarà difficile fare a Pistoia.
Salutaci con affetto e sarai ricordato come quello delle F8, quello capace di costruire un gruppo fantastico facendo scelte giuste al primo colpo di mercato, quello capace di impensierire Milano senza alcun play titolare, quello della Pistoia prima in classifica per tante settimane, quello arrivato sesto senza alcun rinforzo di roster sostanziale, quello del gioco convincente e divertente. Sei grande Vincenzo, se resti sarò felice ma se provi a misurarti la temperatura altrove sapremo tutti gioire delle tue vittorie.
Vi starete chiedendo il motivo di un pezzo che sembra di congedo quando abbiamo ancora da giocare i playoff. La risposta è semplice, la post season è la degna ciliegina ma ha un’importanza relativa per chi come me ha amato davvero questi ragazzi. Certamente ci proveremo e daremo l’anima per mettere in imbarazzo Avellino che, di fatto, con un ridicolo overtime ci ha scelto come sparring patner per il primo turno playoff. Non ha troppa importanza fare previsioni, sabato ci gusteremo la partita consapevoli di aver scritto un capitolo magico di questa storia meravigliosa che è la pallacanestro di Pistoia. Forza ragazzi, stupiteci ancora.
[Luca Cipriani]