PISTOIA. Se fosse stata necessaria un’altra verifica su quanto sia distruttivo per una buona didattica ed un efficace lavoro collegiale nelle scuole lo strapotere che ai presidi è stato consegnato da Renzi e dalla legge 107, quello che è successo durante questa nuova tornata di quiz Invalsi dovrebbe bastare e avanzare.
Dalla punta estrema rappresentata dalla preside di Nuoro che ha sospeso per sei giorni tre insegnanti, attiviste e Rsu Cobas, perché hanno proseguito la propria regolare attività didattica e non si sono prestate all’assurda e inaccettabile richiesta della preside di “allenare” ai quiz gli alunni – “allenamento” condannato dallo stesso invalsi che lo ha più volte dichiarato “inutile e dannoso” – fino alle centinaia di sostituzioni degli scioperanti il 4 e il 5 maggio alle elementari, si sta svolgendo nelle scuole uno scontro durissimo tra la gerarchia di comando renziana – purtroppo sovente supportata da docenti genuflessi ai presidi-padroni – e docenti e genitori che difendono i valori di una scuola pubblica di qualità.
Centinaia di docenti sono stati minacciati e sostituiti illegalmente da insegnanti “collaborazionisti”, molti genitori sono stati intimoriti con pesanti pressioni affinché non tenessero a casa i figli, sono state accorpate classi e svolti quiz con un numero irrisorio di studenti. Ci auguriamo che queste inqualificabili pressioni e gli abusi e illegalità non si ripetano il 12 maggio in occasione dello svolgimento dei quiz nelle superiori: ma ricordiamo che, così come per le elementari, saremo obbligati a perseguire legalmente coloro che dovessero ripetere la catena di abusi dei giorni scorsi.
Comunque, durante lo sciopero generale della scuola del 12 maggio (convocato anche da numerosi altri sindacati), con manifestazioni nelle principali città, accanto ai docenti ed Ata in sciopero ci saranno tantissimi studenti che con noi boicotteranno gli insulsi indovinelli.
E nello sciopero e nelle manifestazioni cittadine, oltre ad esigere la cancellazione dei quiz invalsi, sciopereremo contro la 107, il premio di “merito”, la chiamata diretta da parte del preside per incarichi solo triennali, l’obbligo di alternanza scuola-lavoro di 200 ore nei licei e di 400 nei tecnico-professionali, l’accordo sulla mobilità, che colpisce in particolare gli insegnanti della “fase C”.
E chiederemo un significativo aumento salariale per docenti e Ata, l’assunzione di tutti i precari/e abilitati o con 360 giorni di docenza, l’aumento del numero dei collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, lo sblocco immediato delle immissioni in ruolo per tutti i profili Ata.
Durante lo sciopero e le manifestazioni, in tutte le città verranno raccolte le firme per i referendum contro la 107, le trivelle e gli inceneritori e per una petizione in difesa dell’acqua pubblica.
[cobas scuola – pistoia]