PISTOIA. Ci vuole una bella faccia tosta per dire in tv che i membri dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) che voteranno favorevolmente al referendum di ottobre sono i veri partigiani, facendo intendere che tutti gli altri siano dei babbei cerebrolesi.
Ebbene, questa faccina tosta la ministra Boschi ce l’ha. E non importa essere un fautore della Resistenza per comprendere la gravità di un’affermazione di questo genere.
Eravamo abituati all’alterigia della sinistra precedente a Renzi, che si definiva moralmente superiore a tutti gli altri (i porci berlusconiani, per intendersi). La nuova generazione del Pd si è invece autonominata portatrice della verità assoluta, dunque chi sta con loro fa la cosa giusta ed è intelligente, chi al contrario ha qualcosa da obiettare è un idiota.
Per dirla con tutti i sepolcri imbiancati che pretendevano da Berlusconi comportamenti normali, non è normale che la ministra di un governo andato al potere per ribaltone, sostenuto da un partito che in origine gli si opponeva, coccolato da un Presidente della Repubblica ugualmente illegittimo, si lasci andare a esclamazioni da bulletta di periferia che prende a manate chiunque osi guardarla negli occhi.
E, intanto, invocano stralunati un paese normale in cui si possa governare serenamente per cinque anni senza rischio di ribaltoni, omettendo il fatto che Renzi stesso è andato al governo per un gioco di palazzo e che ha tradito il famoso Patto del Nazareno, unica possibilità che aveva per giustificare la sua presa del potere. Dopo, ovviamente, aver tradito Letta…
La Merkel governò serenamente con i socialdemocratici dopo una campagna elettorale fortemente polarizzata, senza insultare chi le si opponeva e senza fare indigestione di potere mandando a quel paese chi, alle ultime elezioni politiche, era arrivato a un’incollatura dal suo sedere. Paesi normali…
D’altronde, inutile sperare, non possiamo augurarci di meglio. Spetterà a noi riprenderci ciò che ci è stato sottratto con l’inganno, utilizzando per di più l’arma offèrtaci ingenuamente dal nostro nemico. Così da mettere un punto definitivo a questa emetica parentesi chiamata renzismo.
[Lorenzo Zuppini]