SAMBUCA. Prima di scrivere abbiamo aspettato che fossero recapitate le cartelle della Tari (la tassa sui rifiuti) perché fosse chiaro a tutti e senza tema di smentita, l’aumento sensibile di questa tassa, mediamente del 13 %.
La cosa più sorprendente è che questo avviene a fronte di un incremento della raccolta differenziata.
Non lo diciamo noi ma la relazione allegata al piano finanziario presentato da Cosea, che indica un costante aumento negli ultimi 5 anni, arrivando quasi ad un terzo dei rifiuti prodotti.
L’altra questione rilevante è che l’aumento non compensa un miglioramento della qualità del servizio; l’attivazione di nuove prestazioni come la raccolta porta a porta, l’aumento, la pulizia e la manutenzione dei siti e della frequenza di raccolta, il potenziamento della raccolta degli ingombranti, l’apertura della nuova isola ecologica sul territorio comunale, prevista anche nel piano strutturale comunale, la raccolta diretta presso gli esercenti… No, niente di tutto questo!
Si tratta di un aumento puro per lo stesso identico servizio. Dobbiamo poi aggiungere che, per precisa scelta dell’amministrazione, la tassa grava per il 98 % sulle utenze domestiche e solo in minima parte sulle attività produttive e commerciali, senza che allo “sconto” corrisponda la richiesta di un impegno nella raccolta differenziata o nella riduzione della produzione di rifiuti.
Come L’Altra Sambuca fin dall’inizio abbiamo sollevato la questione della politica fiscale in genere ma in particolare per la Tari che, essendo tassa di scopo, deve essere proporzionata alla qualità e alla natura del servizio. Abbiamo sollecitato ancora la necessità di un incontro con i responsabili di Cosea perché si chiariscano le criticità.
Abbiamo suggerito l’introduzione di indicatori di qualità attraverso i quali misurare la soddisfazione dell’utenza sulle prestazioni dell’azienda; e ancora, che la politica tariffaria sia indirizzata a favorire la riduzione della produzione dei rifiuti e lo svilupparsi di comportamenti virtuosi che aumentino la quota di differenziata; non ultimo, che la tassa sia proporzionata agli effettivi rifiuti prodotti, cosa che potrebbe andare a beneficio delle presenze stagionali, sulle quali grava un eccessivo carico in proporzione all’uso del servizio.
In periodo di dichiarazione dei redditi vogliamo terminare con un invito, anche questo ripetutamente proposto: quello di destinare il 5 per mille per le attività sociali del nostro Comune.
Sappiamo che ognuno ha un’associazione “del cuore”, ma magari chi non firma o pensa di non farlo, potrebbe valutare questa opportunità, perché non firmando per il 5 per mille non si risparmia nulla e non si aiuta nessuno: firmate per il vostro Comune, e questi soldi rimarranno a disposizione della nostra comunità.
[l’altra sambuca]