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PISTOIA. Un nostro lettore scrive:
È in questi giorni sulle tv e giornali di tutto il mondo lo stupro collettivo. Si parla di 33 uomini che hanno stuprato una adolescente di 16 anni a Rio de Janeiro, “La città Meravigliosa”, come la chiamano i brasiliani.
Rio, Sao Paulo, ma tutto il Brasile è quotidianamente costellato di violenze contro le donne. Non importa l’età o il colore della pelle: manca una cultura del rispetto verso il sesso debole; ma se andiamo a vedere in giro per il mondo non è da meno.
Leggevo che, nella moderna India (sì quella dei Marò), ogni 20 minuti una donna viene stuprata e nella maggior parte dei casi uccisa (Il Giornale). Ma andiamo oltre: in Europa, la culla della cultura mondiale, sono in aumento i casi di stupro e questo da quando è iniziata l’invasione dei clandestini.
Germania, Austria e Paesi nordici sono al centro di questi crimini, anche se molti vengono oscurati; e qui sorge una domanda: dove sono finite le femministe che tanto difendevano i diritti delle donne negli anni 70-80?
Forse non fanno più comodo a una certa parte politica?
Cesare Pieraccini