pd & costituzione. «VOTATE SÌ» OVVERO: POSTILLE LACRIMOSE AL LIBRO ‘CUORE’

Riccardo Trallori
Riccardo Trallori

PISTOIA. Il Pd sta facendo circolare il proclama che segue a favore del Sì per la riforma della Costituzione.

Ma quanto a tono generale, il pezzullo potrebbe giustamente essere indicato anche come… «postille al libro Cuore».

Eccolo:

Care Compagne, Cari Compagni,
oggi l’Europa, ma in generale l’Occidente, sta vivendo una fase di forte crisi. Una crisi non solo economica e sociale, ma anche culturale e istituzionale.

Di fronte ad un’Europa che rischia di apparire con sempre maggiore intensità agli occhi del cittadino come un coacervo di burocrati distanti dai problemi reali, assistiamo spesso inermi all’avanzare dei neo nazionalismi, delle pulsioni più estreme della società, che – come trait d’union – hanno in comune il rifiuto nei confronti delle attuali istituzioni democratiche.

Spesso, si tratta di un rifiuto sommario e privo di alternative concrete, senza basi culturali o politiche come quelle su cui si fondano i nostri Stati. Basi solide e forti come quelle su cui è fondata la nostra Repubblica.

Nel corso di questi decenni l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) non si è limitata a tenere vivo il ricordo e il monito degli eventi che hanno segnato la Seconda Guerra Mondiale e la valorosa lotta di Resistenza popolare alla dittatura nazi-fascista, ma è divenuta la casa comune di coloro che credono nei valori dell’antifascismo, della democrazia, della libertà e della Costituzione. I valori, i nostri valori, che ci spingono ogni giorno a impegnarci per la collettività e che restano fermi, intoccabili, nella prima parte della nostra Costituzione.

«Compagni, badate che Costituzione che c’ho!»
«Compagni, badate che Costituzione che c’ho!»

Noi crediamo fortemente che quei valori di cui l’associazione è una custode preziosa e la cui densità ha preso forma con gli eventi di settant’anni fa, siano ancor più validi e necessari nell’approcciarsi ai fatti di oggi che sono contrassegnati, in Europa come negli Stati Uniti d’America, dal razzismo, se non da nuove forme di antisemitismo.

Crediamo, altresì, che la risposta migliore al dilagare di questi spettri del passato sia tenere assieme due principi essenziali: democrazia e decisione.

Se la Democrazia non decide, se le Istituzioni non sono in grado di dare risposte ai cittadini e se la Politica non è capace di riformarsi e riformare, allora l’avanzata dei populismi, dei massimalismi, dei nazionalismi di ogni risma sarà pressoché scontata. Con essi, anche il venir meno delle nostre radici.

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano: «Da questo orecchio non ci sento tanto…»

Per tali ragioni sosteniamo fermamente, da dirigenti di un Partito Democratico che ha tra i propri militanti molti iscritti Anpi tra cui il segretario provinciale, la riforma costituzionale approvata in ultima lettura non molte settimane fa dalla Camera dei Deputati.

Come ha ricordato a più riprese l’emerito Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (per l’uomo e il valore che dà all’Europa, guardate per intero questo filmato), le riforme sono utili – ed aggiungiamo vitali – all’Italia e quindi all’Europa.

Non è sulla nostra posizione che vorremmo soffermarci: la spiegheremo nelle prossime settimane, con l’obiettivo unico di stare al merito di una Riforma che riteniamo giusta e necessaria per il Paese. Lo faremo a contatto con le persone, con i cittadini.

Dato l’invito ricevuto a partecipare a una vostra iniziativa in favore del voto negativo al Referendum di ottobre, abbiamo invece voluto scrivere con grande chiarezza che per noi la scelta dell’Anpi di schierarsi nel confronto referendario è stata – è – un errore e una scelta ingiusta. Lo vogliamo scrivere con chiarezza proprio per quanto teniamo alla nostra profonda aderenza ai principi di questa associazione, e non certo il contrario, e per il grande rispetto che per essa nutriamo.

Il motivo di questo pensiero sta nelle premesse della nostra lettera: pensiamo che questa grande e importante Associazione sia innanzitutto una grande casa di chi ha a cuore alcuni valori. Una casa comune, appunto, dentro cui, politicamente, vige il confronto sulle singole questioni ma non vengono mai meno le radici, che anzi sono costantemente innalzate.

Paolo Bruni
Paolo Bruni

Avremmo trovato naturale un ruolo diverso per la vostra Associazione, che è anche di molti di noi: un grande spazio di confronto, di discussione nel merito tra persone di esperienza, età, cultura, provenienza, sensibilità diversa ma tutte accomunate dai valori che né questa Riforma, né nessuna altra riforma di questo Governo, che si condividano o meno, intacca.

Se ci si permette, dall’Anpi ci si sarebbe aspettato forse quel grande sforzo, altrove così snobbato, di ricordare che la democrazia è stata conquistata con fatica e sangue e dunque va onorata con l’informazione, con il farsi una propria opinione, con il confronto, con la successiva decisione.

Dentro a questa grande casa comune, moltissimi, qui e altrove, sono gli iscritti Pd che voteranno per il Sì alla Riforma Costituzionale.

Libro Cuore---Pensiamo che nessuno di questi abbia motivo di sentirsi meno affine ai valori che l’Associazione custodisce, sostiene, rilancia. Pensiamo sia naturale che non si sentano meno iscritti Anpi nonostante, questo sì, molti di loro si sentano legittimamente spaesati dalla scelta politica fatta.

L’Anpi nacque dall’esperienza intensa e forte della Resistenza italiana, portata avanti da cittadini di ogni estrazione politica e culturale. Questa è stata ed è – a nostro avviso ancora oggi e dovrà esserlo in futuro – la straordinaria forza dell’associazione.

Noi continueremo a dare forza e gambe a quei valori che oggi sono un patrimonio della nostra Patria e che si trovano scolpiti nella prima parte della nostra Carta Costituzionale.

Proseguiremo a dar vita a quei valori da dentro il Partito Democratico così come da dentro l’Anpi, con i tanti iscritti che vi aderiscono e dei quali sarà comunque la casa.

Tanto tenevamo a condividere con ognuno di voi, perché tanto teniamo al legame che ci tiene uniti e continuerà a tenerci uniti.

Pistoia, 1° giugno 2016.

Riccardo Trallori
Segretario Provinciale Pd Pistoia
Paolo Bruni
Presidente Assemblea Provinciale Pd Pistoia

Vedi anche: https://www.linealibera.it/vergini-sempre-tra-le-rose-e-le-viole/

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2 thoughts on “pd & costituzione. «VOTATE SÌ» OVVERO: POSTILLE LACRIMOSE AL LIBRO ‘CUORE’

  1. Riassumendo: cari compagni/compagne, e perchè no cari camerati e camerate (non quelle coi letti) dopo che vi stiamo privatizzando l’acqua, dopo che vi stiamo privatizzando la sanità, dopo che stiamo per privatizzare la scuola, dopo che abbiamo tolto tutti i diritti ai lavoratori, dopo che vi abbiamo dato 80 euro e adesso dovete restituirle, adesso che abbiamo fatto delle riforme MAGNIFICHE per migliorare la vita dei nostri amati cittadini pecorini, vi esortiamo a votarle queste MAGNIFICHE riforme, scritte con l’onestà fatta uomo che risponde al nome di denis verdini grande statista insieme al grande priapo silvio da arcore e soprattutto da questi grandi statisti che rispondono al nome di MAGNIFICA BANCA ETRURIA BOSCHI e MAGNIFICO ex giocatore della ruota della fortuna alias renzi detto matteo detto il bomba di rignano, perchè dopo che avremo finito di privatizzare come sopra, con queste MAGNIFICHE riforme, voi amati compagni/e, camerati/e e chi più ne ha più ne metta, non conterete più una beneamata F..A perchè come diceva il buon marchese del GRILLO, io so io e voi nun siete un C…O. PS: ma se le province sono state abolite, come mai esiste la figura di coordinatore provinciale di questo MAGNIFICO partito denoantri? un vostro affezionato lettore Salvatore Maiorano

  2. Buon giorno….vabbè…ho provato a fare il birbone ….ora faccio il serio:
    Noto che:
    1- i signorini beneducati parlano di polulismo e demagogia: endetevi conto che siete voi re i vostri 80 euro ppopulismo e demagogia (magari però fatela meglio sta roba…che se poi gli incapienti devono restituirvi i soldi non è bello…)
    2- non mi pare proprio, visti i miliardi che, con decisione politica, hanno dato al vostro capo in questi 2 anni, l’Europa sia un “coacervo di burocrati”…questa bella favola non è più molto interessante e non copre i fallimenti della politica economica del PD…ammesso che ce l’abbia.
    3- il “rifiuto delle attuali istituzioni democratiche” è dovuto al fatto che di democratico non c’è proprio nulla. A partire dalla vita di tutti i giorni, dove la gente, grazie a voi è costretta a bersi l’acqua più cara d’Italia con fibre di amianto comprese nel costo, è costretta a respirare la diossina che esce da quello schifosissimo impianto obsoleto che voi chiamate inceneritore e che sta agi inceneritori come Cernobyl stava alle centrali nucleari.
    4- La nostra Repubblica non è affatto basata su basi solide e forti….è uno scherzo della storia, è un paese sudamericano finito per sbaglio in Europa. Proprio per questo avrebbe avuto bisogno di molti meno articoli e più gente, che non siete voi, che lavorasse per tutelarla e applicarla.
    5- Volete tenere insieme democrazia e decisione? Bene…iniziate allora, iniziate dal vostro piccolo, smettendola di romperci le scatole con i referendum sulla Giostra e sopratutto smettendola di minacciare le persone che vogliono candidarsi per telefono.
    6- Anpi: ma davvero non vi rendete conto quanto siete ridicoli a fare la predichetta morale a gente che ha 90 anni e loro si, davvero hanno lottato per qualcosa in cui credevano?

    Trallori! Bruni!…mano alle vanghe!
    Massimo Scalas

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