san[t]ità. IL FIALS SU ANALISI E MANCATO PAGAMENTO DEI TICKET

Infermieri-fialsPISTOIA. Da qualche anno è stato avviato un processo di “riforma” della sanità toscana, che ha visto una involuzione e un progressivo smantellamento, ancora in atto, del servizio pubblico.

Tutto ciò è stato preso a pretesto per avviare mega-progetti di ristrutturazione con ingresso di capitali privati e cospicui interessi finanziari.

Il sistema complessivamente è in affanno. Contribuiscono al quadro attuale anche gravi carenze amministrative e gestionali, che hanno arrecato pesanti danni economici (vedi il buco di 420 milioni di euro spariti dal bilancio dell’Asl di Massa).

Questa è la colpa più grave, tutta da imputare agli amministratori che percepiscono lauti stipendi.

Il mancato pagamento dei ticket da parte di alcuni dipendenti è una operazione di distrazione di massa, una generalizzata “criminalizzazione” di onesti operatori per nascondere il vero “crimine” di rendere più poveri coloro che sono già poveri, costringendoli a pagarsi il parcheggio, i ticket, a ricorrere al pagarsi le prestazioni in regime privato a causa delle liste di attesa.

Non si può sottacere e nascondere che le erogazioni ai concessionari, i quali hanno concorso alla costruzione dell’ospedale grazie al project financing, sono risorse (milioni di euro – 19 all’anno per vent’anni, n.d.r.) sottratti alla assistenza.

I fatti di cui si stanno occupando gli organi di informazione, riguardano una minoranza di operatori e le loro posizioni sono diverse e variamente caratterizzate. Per la nostra conoscenza siamo in presenza prevalentemente di atteggiamenti superficiali, derivanti da vecchie consuetudini.

La nuova sanità toscana riformata
La nuova sanità toscana riformata

Non vogliamo banalizzare e nemmeno giustificare coloro che hanno commesso e molti ammesso e pagato per le infrazioni compiute. Ciò che non accettiamo è questa campagna di diffusa denigrazione su ottimi operatori che vengono fatti passare come truffaldini e verso i quali si paventano esemplari procedimenti penali.

Molti degli operatori sono stati sospesi e hanno pagato il dovuto, non hanno danneggiato nessuno, né i cittadini, né l’azienda. Il Fials ritiene inaccettabile alimentare una campagna populista, degna di un giustizialismo d’accatto, contro i lavoratori della sanità.

La stragrande maggioranza di essi è rappresentata da persone perbene, che lavorano in condizioni di difficoltà a causa delle carenze di organico e di una pessima organizzazione, private dei diritti fondamentali, come il diritto al riposo, alle ferie ecc.

Paolo Morello Marchese
Paolo Morello Marchese

Gli amministratori e i massimi dirigenti che hanno devastato la sanità pubblica, invece, non pagano mai.

Il Fials chiede all’ineffabile responsabile dell’anticorruzione di indagare coloro che, per le posizioni di garanzia rivestite, non hanno vigilato e di indagare se i massimi dirigenti della azienda, nel tempo e nel presente, non abbiano mai fruito dei servizi sanitari attraverso rapporti privilegiati in virtù della loro posizione.

In tal senso non si comprende come tanti, molti, troppi falsi moralisti anche di sponda sindacale non pongano all’attenzione dell’autorità giudiziaria e alla corte dei conti

  1. le spese per i corsi dei capo sala nell’agriturismo
  2. la caccia al tesoro dei dirigenti
  3. le avventurose gite in canoa promosse dal dott. Morello

Questi moralisti di parte sindacale sono gli stessi che si sono dimostrati subalterni ai poteri forti, alle Direzioni Aziendali ed hanno contrastato il Fials, quando ha difeso il diritto alla salute dei lavoratori (leggi adeguamento endoscopia) ed il loro salario, preferendo dare tante posizioni organizzative e soldi a pochi in danno di molti.

Fials Pistoia
Segreteria Provinciale
Simone Pedri, Ilaria Tarabori

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