AGLIANA. La visita del sottosegretario Luca Lotti si è svolta nella completa immersione di autorità e personalità, ma ha colpito l’assenza del Sindaco Ciampolini. L’avevamo previsto: è solo questione di pochi giorni o forse di poche ore e l’amministrazione vedrà un volto nuovo.
Il candidato Mangoni, è stato annunciato come il pupillo della vecchia nomenklatura e, da oggi, lo è propriamente. C’erano davvero tutti, con la stupefacente eccezione di Eleanna, giunta oramai a fine mandato con più di una grana in saccoccia.
In ordine di importanza istituzionale, abbiamo registrato: Bini, Fanucci, Fratoni, Magnanensi, Risaliti, Del Fante, con una buona scorta di autorità dell’ordine stellate, e una schiera di candidati consiglieri fra i quali spiccava Andrea Acciai.
Altri soggetti, non istituzionali erano presenti, ma non saprei qui, formulare un elenco in ordine di importanza (rectius: potere): Mannelli, Mazzetti, Giuntoli, Tesi e qualche altro aggregato di minor rilevanza.
Risaliti e Mazzetti ci hanno salutato con una punta di stizza: “…ora che ci hai visti parlare insieme, cosa scriverete, che stiamo tramando qualcosa?”. Potrebbe anche essere. Lotti ha esordito con un appello appassionato: “Dovete aiutarci, voi tutti… il Pd ha perso il contatto con la realtà del territorio, ma oggi siamo qui a dimostrarvi una svolta nell’attenzione”.
Il resto è stata retorica, nonostante il sottosegretario abbia solo 32 anni e si sia presentato sportivamente in pullover e scarpe sportive. La “febbre elettorale” sale rapidamente ad Agliana e i molti piddini ed ex-tali sono confusi e amareggiati dalla dolorante spaccatura della sinistra: servirà il ballottaggio o da lunedì il nuovo Sindaco sarà già al timone di Cessnokgrad?