PISTOIA. Come Giovani Democratici del comune di Pistoia, sentiamo l’esigenza di prestare ascolto al disagio e alla forti critiche mosse da una parte della cittadinanza sulla gestione e sull’organizzazione del festival Blues 2016.
Le suddette critiche, a nostro parere condivisibili, nascono innanzitutto dal mutamento, operato da parte dell’amministrazione comunale, dello svolgimento del festival in una formula assai diversa da quella messa in pratica fino a questo momento.
L’anima del blues era alimentata dal connubio di variegati elementi, tra cui l’aspetto musicale, quello dei concerti, e quello più dinamico e vissuto che nasceva spontaneamente dall’incontro tra le persone che mettevano in movimento la città di Pistoia e creavano quella tipica atmosfera, di cui ad oggi si sente fortemente la mancanza.
I dati ottenuti sino ad oggi, in merito al Blues 2016, dimostrano che con l’aumento del numero dei concerti si sia riscosso un grande successo e una larga partecipazione, cosa che sottolinea l’impegno della nostra amministrazione nella creazione di un festival attrattivo e moderno.
Tuttavia, nonostante ciò, si denota che l’intrattenimento, una volta diffuso e partecipato, sia invece oggi concentrato quasi esclusivamente in piazza del Duomo.
È bene notare che le critiche non hanno solo ad oggetto il valore goliardico del festival ma anche quello economico per gli esercizi commerciali del centro storico.
Gli ormai vituperati banchini, pur avendo negli ultimi anni diminuito la qualità della merce esposta, riuscivano ad attrarre un gran numero di persone aumentando così l’utenza delle attività commerciali e l’affluenza nel centro storico della nostra città.
Siamo consapevoli che per i residenti nel centro pistoiese il vecchio format potesse causare disagi e per tale ragione pensiamo che sia necessario ripartire con una sperimentazione che armonizzi e crei una sintesi tra le varie istanze che hanno costituito l’architrave del nostro festival fino ad oggi, ma che al momento, nonostante gli sforzi, non è stata sufficiente; a tal fine è però altrettanto essenziale che l’amministrazione si ponga come interlocutore non solo con i cittadini residenti e gli esercizi commerciali ma anche con quella parte di cittadinanza che vive la nostra città, il nostro centro quotidianamente.
Giovani Democratici Pistoia
“pensiamo che sia necessario ripartire con una sperimentazione che armonizzi e crei una sintesi tra le varie istanze che hanno costituito l’architrave del nostro festival fino ad oggi”
invece di tanti bla bla in politichese, facciano delle proposte concrete (e questo vale per tutti i colori politici che cavalcano un certo malcontento).
Ma non torniamo al degrado degli anni scorsi.
Ho girato per le strade del centro le serate dei concerti e c’era pieno di gente, bella gente.