maresca. VIVARELLI: «DEGRADO DELLA CASETTA PULLEDRARI»

Carlo Vivarelli
Carlo Vivarelli

MARESCA. Nella giornata di ieri, 2 agosto, ho inviato, per la seconda volta in pochi mesi, un esposto alla magistratura riguardante la situazione di degrado del rifugio Casetta dè Pulledrari di Maresca, lasciato nel più assoluto abbandono.

Ho invitato il Procuratore della Repubblica ad indagare su chi ha provocato il disastro che si può registrare nell’area, sia per quanto riguarda il rifugio stesso, che gli annessi presenti nell’area circostante.

Sono convinto che qualcuno tra le autorità competenti, riguardo al bene in questione, abbia perso veramente il lume della ragione, e le autorità e le forze dell’ordine devono nel più breve tempo possibile recintare e mettere in sicurezza l’area, accertare le responsabilità riguardo le distruzioni e i danneggiamenti avvenuti, e porre velocemente in essere i meccanismi dovuti per poter nel più breve tempo possibile riassegnare l’area a dei gestori, che chiediamo siano toscani e che vengano ricercati in zona.

Trovo incredibile che il sindaco di San Marcello Pistoiese, il presidente della Provincia e il governatore della Regione Toscana non abbiamo affrontato una situazione che è chiaramente un insulto a tutta la comunità marescana e all’Appennino Pistoiese, che necessita di persone competenti e non di persone che mettono la testa sotto la sabbia.

A seguire il testo dell’esposto.

Carlo Vivarelli, Toscana Stato per l’indipendenza della Toscana.

Maresca, (Pt), 2 agosto 2016.

Al Procuratore della Repubblica di Pistoia da parte di Carlo Vivarelli, via Molino Vecchio 95/d, 51028 Maresca (Pt).

Oggetto: situazione generale e degrado dele rifugio La Casetta dè Pulledrari di Maresca.

Per conoscenza: al sindaco di San Marcello Pistoiese, al prefetto di Pistoia, al presidente della Regione Toscana.

La Casetta Pulledrari nella foresta del Teso in una antica cartolina
La Casetta Pulledrari nella foresta del Teso in una antica cartolina

Egregio Sig. Procuratore della Repubblica, Le scrivo di nuovo, a distanza di pochi mesi, per segnalarLe la situazione di degrado, vari probabili danneggiamenti, e la situazione generale della Casetta dè Pulledrari, sita nel Comune di San Marcello Pistoiese.

Mi risulta che il rifugio in oggetto sia di proprietà della Regione Toscana e che sia gestito dalla Provincia di Pistoia, dopo lo scioglimento della Comunità Montana Appennino Pistoiese. Le chiedo comunque di accertare la situazione proprietaria del bene.

La situazione di degrado, già dal sottoscritto segnalata mesi fa è andata peggiorando, ed apparentemente nessun intervento è stato fatto affinchè la struttura in oggetto ed i suoi annessi, sempre che siano alla citata struttura riconducibili, siano stati né messi in sicurezza, né alcuno abbia fatto in modo di impedire l’accesso con dei mezzi meccanici a chi, almeno questo sembra essere evidente, potesse asportare materiali o danneggiare ulteriormente le varie strutture, come invece pare essere stato fatto.

Le chiedo di intervenire immediatamente presso le forze dell’ordine e tutte le autorità competenti, affinchè l’area sia messa in sicurezza e affinchè non vi si possa accedere, per evitare appunto vandalismi, e che persone entrino nei suddetti annessi procurandosi danno.

Le chiedo di porre in essere delle indagini approfondite affinchè si possa risalire a chi ha messo in opera i danneggiamenti in questione e a chi ha attualmente la responsabilità della struttura, affinchè chi ha provocato o eventualmente tollerato questa situazione sia portato di fronte alle proprie possibilità.

Le chiedo di indagare se esistono, come sembra, degli abusi edilizi nell’area, ad esempio la presenza di una larga tettoia di fronte all’entrata principale della struttura, e se sì, chi li ha commessi.

Le chiedo di accertare se tutte le strutture presenti nell’area sono regolari, se sono invero fatiscenti e da abbattere, o comunque esistano al di fuori dalle regole di legge, e se si chi le ha costruite, o chi ha tollerato negli anni la loro esistenza.

Le chiedo inoltre di accertare la regolarità dell’assegnazione dell’area agli ultimi gestori, adesso pare scomparsi (mi sembra davvero incredibile che ci sia un lampioncino acceso da mesi nell’area), e in che modo siano stati effettuati i pagamenti di tale gestione e se eventualmente sono state danneggiate le casse dello Stato, come e da chi.

Le chiedo inoltre di accertare la regolarità di tutti i lavori che nell’area sono stati effettuati, anche nell’area boschiva, sia da enti statali che da privati.

Allego a questa mia alcune fotografie dell’area.

[carlo vivarelli]

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