ROMA. La scomparsa di Mansueto Bianchi, Vescovo di Pistoia dal 2007 al 2014, è una notizia che mi rattrista profondamente.
Bianchi ha combattuto contro un male incurabile senza perdere il coraggio e la determinazione che, da sempre, lo caratterizzavano.
Si tratta di una perdita grave e molto dolorosa.
Alla famiglia di Mansueto Bianchi e a tutta la comunità di fedeli pistoiesi va il mio più sentito cordoglio.
Edoardo Fanucci
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PISTOIA. Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ricorda monsignor Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia fino al 2014.
“Mansueto Bianchi – scrive il sindaco Bertinelli – ha lasciato un segno profondo nella città di Pistoia, che apprende, tutta, con vivissimo dolore, la notizia della sua scomparsa.
“Uomo di autentica fede, biblista raffinato, intellettuale di vasta cultura teologica e filosofica, il vescovo Bianchi ha incarnato l’aspirazione ad una Chiesa di popolo, profondamente spirituale, sobria nella condotta e lontana dal potere.
“Per tutte le persone di buona volontà, desiderose di un mondo di pace, rigenerato nella speranza e nel dialogo tra diversi, Egli è stato un sicuro punto di riferimento, capace di parlare con autorevolezza all’intera comunità civile, perché capace di vero ascolto e di laica meditazione. Buono per indole, ha sofferto intimamente per le cattiverie, il narcisismo, l’ipocrisia e la slealtà, così diffusi nel tempo inquieto che viviamo, anche nella Chiesa.
“La sua indole contemplativa mal si è conciliata con il peso, divenuto a tratti tormento, derivante dalle responsabilità, rigorosamente vissute, del governo della istituzione ecclesiastica. Non casualmente è stato l’attuale Pontefice a volere che fosse proprio Mansueto Bianchi investito del rilevantissimo compito di tentar di ricostruire, attraverso l’Azione Cattolica, un nuovo e più fecondo rapporto tra la Chiesa e la società italiana.
“L’incontro con Mansueto è stato per me il privilegio, che solo infrequentemente capita nella vita di una persona, della conoscenza di un uomo di rarissime qualità intellettuali e morali, un’occasione straordinaria di vero dialogo e arricchimento umano.
“La mitezza, la disponibilità al confronto e la solidità e originalità di pensiero di monsignor Bianchi sono state le fondamenta di un rapporto, che – davvero molto al di là dei ruoli istituzionali – ha assunto anche una dimensione personale di stima e di affetto.
“Mi unisco al cordoglio, a nome dell’intera città, della diocesi pistoiese e di tutta la comunità dei fedeli”.
Samuele Bertinelli