pistoia. VICOLI E ANGOLINI IN BALÌA DEI RIFIUTI

Porta San Marco. Un vicolo di Pistoia
Porta San Marco. Un vicolo romantico di Pistoia

PISTOIA. Potrebbe accadere che Pistoia venga inserita tra quelle città italiane zozze e con le strade ricolme di immondizia.

Di foto, noi di Linee Future, ne abbiamo pubblicate molte e provenienti da svariate zone della città.

Tra cittadini che si sono girati dall’altra parte, furbacchioni che hanno continuato a scaricare i propri rifiuti per strada e altri fenomeni da tastiera che si indignano se qualcuno solleva un problema (riferendosi ai giornalisti rompiscatole), cari lettori, sentenza definitiva, siamo punto e a capo.

Che il nostro Sindaco ci risparmi i giri di parole e il classico “scarica barile” tanto in voga tra i politici di primo pelo: la bambolina Raggi (come la definì in maniera azzeccata un ruvido Vincenzo De Luca, comunista d’altri tempi) ha già rotto le scatole addossando le colpe a chi è venuto prima di lei, poiché per far questo bastava un Ignazio Marino qualsiasi.

Figuriamoci se noi cittadini d’una piccola città possiamo sopportare certe scuse melense. Debiti da quindici miliardi di euro il Bertinelli non ne deve amministrare, tanto meno la criminalità organizzata presente in ogni metropoli che si rispetti.

Nel nostro caso si deve solo bacchettare a dovere quei disgraziati che sporcano la città con il loro sudiciume personale.

La nostra nuova foto raffigura una piccola strada che su Porta San Marco, esattamente sull’altro lato rispetto al bar Aurora.

È un mucchio di immondizia di vario genere (notate la nostra pacatezza e rendetecene merito) evidentemente scaricato lì da qualche concittadino che non si lava tanto.

È ormai assodato che non si può far certo conto sul senso civico dei pistoiesi, tanto meno sul rispetto che ognuno di noi dovrebbe provare per gli altri.

È dunque evidente che l’unica soluzione possibile è che intervenga il pubblico e con il pugno di ferro, a suon di multe a tre zeri, con interessi pronti a scattare al minimo ritardo nel pagamento. Insomma: roba da passare a Equitalia.

Intaccare i risparmi dei bifolchi è l’unico modo per far venir loro un po’ di sale nella zucca.

[Lorenzo Zuppini]

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One thought on “pistoia. VICOLI E ANGOLINI IN BALÌA DEI RIFIUTI

  1. Lorenzo Zuppini non è nuovo a questo genere di reportage, e per questo va solo lodato, in quanto si propone nell’arduo compito di tenere desta, sull’argomento, una già tenue attenzione. Anche a me capita di vedere di queste cose, addirittura se mi affaccio dal terrazzo di casa e guardo verso i cassonetti posizionati appena a valle del cancello di ingresso. Mobili, materassi, cartoni di ogni genere, ecc. E mai che qualcuno venga beccato sul fatto.
    Ma una cosa mi ha impressionato ed indignato ancora di più, in una mattinata di inizio luglio.
    Qui non eravamo in città, che ormai sappiamo essere sede di una discreta quantità di ignoranti e cafoni. Ero nella Foresta del Teso, in faggeta, sui sentieri del CAI, a quote mai inferiori ai 1.200 m. s.l.m. Per la precisione su un percorso che parte dalla Casetta Pulledrari per andare alla Maceglia e poi al Poggio dei Malandrini-Rifugio del Montanaro-Rombiciaio-Pian della Trave e di nuovo Casetta Pulledrari. Ebbene, in quei luoghi, che dovrebbero essere frequentati esclusivamente da persone appassionate della montagna, rispettose dell’ambiente e della natura, ecc, ecc, certamente non c’erano materassi o vecchia mobilia, ma, tra bottigliette di plastica, contenitori di Estathè o Coca Cola, io credo, che se avessi avuto con me un bel sacco, lo avrei riempito già a metà percorso.
    Questo per dire a che livello di ignoranza, incuria, maleducazione siamo arrivati.
    Mi viene da concludere: ma la scuola, su certe materie, non insegna più niente?
    I genitori, a loro volta, dove sono mentre i loro figli stanno crescendo?
    Piero

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