separati in casa. IL DIFFICILE ACCORDO FI-FDI/AN-LEGA

Separati in casa...
Separati in casa…

È STUPEFACENTE il bisogno che ha il nostro sciagurato Paese di sganciarsi da una sinistra democristianizzata che lo ha portato alla morte: perché di morte si deve parlare con il Pil a 0 (zero) e con le banche (difese dalla sinistra a danno dei risparmiatori truffati) in default e il debito pubblico che, con Pipino il Breve di Rignano, continua a crescere come il membro moscio di un ottantenne quando gli arriva una zaffata inattesa di Viagra.

È stupefacente il bisogno che il nostro sciagurato Paese ha di sganciarsi da una sinistra come questa che ha succhiato anche le chele già rotte e spolpate degli astici della Prima Repubblica.

Ma è soprattutto stupefacente vedere, alla fine, l’assoluta stupidaggine della politica e dei politici che la vedono diversamente dalla sinistra e che, alla fine, sono diversamente abili nel provvedere – come ha scritto di recente il buon Lapenna di Forza Italia – a operare perché… “uniti si vince”.

Alberto Lapenna
Alberto Lapenna

È vero, uniti si vince: e le sinistre ciucciachele lo sanno bene, tant’è che stanno vincendo nonostante Banca Etruria e Monte dei Paschi di Siena; nonostante i troiai di Roma e di mafia-capitale; nonostante la conclamata incapacità di ricucire un solo bottone staccato dalla camicia (meglio dire livrea…) di una social-democrazia che, come nella favola, “s’è arricchita coi tua e coi mia”: un socialismo dei tagli e della miseria alla Rossi che chiama mezz’Africa in Italia, ma si risente sùbito quando il Prefetto di Grosseto manda i neri in centro a Capalbio: eh, lì no, perché si sfavano i meglio piddini!

Uniti si vince un corno, se – come sta accadendo – l’accordo annunciato con il bombardino e il corno inglese fra Fi-Fdi/An-Lega finisce con il saltare perché il Lapenna fa esposti per conto proprio e cerca di passare – come è stato detto – da “primo della classe”.

O si vuole davvero troncare “le gambine e le braccine” alle sinistre ciucciachele – ma allora bisogna davvero essere maritati e sposati – o si fa i furbi sperando che un’apparente mossa da Ninì Tirabusciò possa infinocchiare gli elettori in vista di referendum, italicum e poi amministrative e/o politiche.

Roberto Franchini
Roberto Franchini

Il recente scontro, in Valdinievole, tra Fdi/An e Fi di Lapenna, incardinato da prese di posizioni di Franchini e La Pietra, ce lo mostra che la vita da separati in casa non è molto redditiva: pochi giorni di luna di miele e sùbito una grande luna di fiele.

Dopo il litigio il marito non può fare a meno di pensare che la moglie mira ad altri piccioni; mentre la moglie, da canto suo, vede di malocchio qualsiasi colombella che possa passare dinanzi agli occhi, o addirittura nel semplice pensiero, dell’ex-marito.

Insomma, politici anti-sinistra, decidetevi: se fate un accordo, rispettatelo, onoratelo e portatelo in fondo. Non potete fare sempre avanti e indré come la famosa battuta di Don Marzio nella Bottega del caffè di Goldoni: “flussi e riflussi dalla porta di dietro”…

Buon rientro dal Ferragosto con un auspicio: che siate saggi e che i ciucciachele non rivincano loro. E non perché sono forti, ma perché voi siete più deboli e litigiosi in quanto dissanguati e disidratati dalla diarrea.

[Edoardo Bianchini]

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2 thoughts on “separati in casa. IL DIFFICILE ACCORDO FI-FDI/AN-LEGA

  1. Gli esposti all’autorità giudiziaria li firma chi li fa, non si possono fare “per conto di”.

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