QUELLA TRAGICA MOVIDA DI CUI NESSUNO INTENDE OCCUPARSI

Dormitorio sulla Sala
Dormitorio sulla Sala

PISTOIA. La movida selvaggia e le degenerazioni urbane che le fanno da corollario (o da presupposto?) costituiscono un tipico problema dei tempi moderni, al contempo locale e, se non globale, quanto meno di rilevanza nazionale.

Guardando un video su youtube (qui), è possibile ascoltare Stefano Rodotà, un uomo mite e garbato, intellettuale colto e raffinato, uno dei più autorevoli giuristi italiani (vedi), invitato recentemente proprio a Pistoia ai Dialoghi/Monologhi sull’Uomo, fare un esplicito riferimento al tema della cittadinanza. Ha infatti citato la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, specificando la diversa connotazione che differenzia l’uomo dal cittadino: quest’ultimo presuppone l’altro e la cittadinanza implica un sistema complesso di relazioni e la ricerca di un equilibrio tra diversi soggetti e diversi interessi che convivono all’ interno dello stesso spazio fisico.

Non è questa la sede per ricordare che l’atomizzazione della società, specchio dello Zeitgeist, spirito del tempo, individualista e disgregante, o del superamento del pensiero forte, come direbbe Emanuele Severino, ha disintegrato i tradizionali legami di solidarietà e lo spirito civico che storicamente avevano reso le città un modello sociale vincente.

Oggi sono poche le realtà di dimensioni medio-grandi, come Siena, per esempio, che mantengono una forte coesione e un profondo senso identitario. Molto spesso le città e i centri storici, quando non si trovano ad essere un deserto dei tartari, diventano un ricettacolo di conflittualità aspra e incontrollata, complice l’inerzia e l’immobilismo immorale di tutte le istituzioni preposte (e pagate con soldi pubblici per questo) al rispetto della convivenza e alla tutela del decoro.

Non si tratta di discorsi bacchettoni e contro la modernità o contro le attività economiche che valorizzano e vivacizzano Pistoia, sia chiaro: si vuole solo dire che nel 2014 non è accettabile, solo per fare qualche esempio, veder dormire notte e giorno persone, pur innocue e rispettabili, in piazza della Sala; veder ridotti alcuni vicoli – vicolo San Giovanni in Corte, dietro al Battistero o via della Misericordia Vecchia – a pisciatoio a cielo aperto; assistere a eventi superati dalla storia, che andavano forse bene negli anni Ottanta, come il blues, nei quali il centro diventa una discarica di rifiuti sociali pericolosi e chi più ne ha più ne metta.

Un pozzo da biciclette sulla Sala
Un pozzo da biciclette sulla Sala

In tutti i centri storici delle principali città europee non sarebbe ammissibile tollerare il degrado, l’incuria e la prepotenza degli incivili, elementi che da noi vengono registrati con la serena indifferenza generalizzata anche quando i residenti del centro sono ormai al limite della sopportazione e se è un miracolo che ancora non si siano verificati episodi di esasperazione.

In quel simpatico ma anche demenziale video Happy Pistoia, che ha impazzato in rete per diversi giorni con oltre 15000 visualizzazioni, figlio anch’esso, evidentemente, del suo tempo, si vede una ragazza che balla sul pozzo del leoncino, perfetto simbolo della considerazione che vanta il manufatto storico-artistico.

Sì lo so che è una gag da prendere con ironia e come provocazione, ma gli altri problemi rimangono tutti: la sera, dappertutto, lattine, bicchieri ed un’umanità varia accampata nei posti più improbabili; di giorno cartacce, biciclette e un’umanità simile ugualmente parcheggiata fuori da qualsiasi logica. Per non parlare della legalità e dei diritti che metteremo presto sotto osservazione.

Gli aspetti su cui intervenire sono certamente molteplici ma con un po’ di buona volontà si potrebbero già vedere dei risultati. L’associazione Residenti del centro storico di Pistoia ha aderito al Coordinamento Nazionale Anti Movida Selvaggia, di cui pubblichiamo, qui di seguito, un comunicato inviato a metà maggio.

Terremo comunque alta l’attenzione su questo che è uno dei principali aspetti problematici delle dinamiche cittadine, anche se purtroppo le cronache locali preferiscono assai frequentemente focalizzare l’attenzione, acriticamente, su tutto ciò che non implica grandi sbilanciamenti (frustoni che salgono nei terrazzi, api che sciamano, comunicati dell’ufficio veline dell’ Asl, situazioni drammatiche di incidenti o di cronaca nera – bad news are a good news…) piuttosto che che analizzare e articolare un dibattito sulle criticità vere di tutti i giorni.

In merito alla questione si rimanda anche a questo link: http://quarratanews.blogspot.it/2014/01/gli-unni-sono-tra-noi.html. Ed ecco il comunicato del comitato dei residenti del centro:

 

Dormitorio notturno sulla Sala
Dormitorio notturno sulla Sala

Dopo l’incontro di Milano nel marzo scorso, che ha segnato l’inizio di questa importante collaborazione fra le associazioni e i comitati che in tutta Italia si battono da anni per affrontare le devastanti conseguenze della degenerazione del fenomeno movida, l’iniziativa ha raccolto un notevolissimo successo, nel corso di questi ultimi due mesi numerose città si sono candidate per accorparsi al Coordinamento.

Tale risposta ci rafforza nella convinzione che l’idea è vincente e va sostenuta con impegno.

L’incontro di Bologna segna una nuova e importante tappa nell’evoluzione di questo percorso, si definiranno ruoli e strutture, si affineranno le competenze dei Gruppi di Lavoro, si focalizzeranno gli obiettivi e le finalità, si farà un primo bilancio delle attività svolte finora.

Come Coordinamento, rappresentativo a oggi di 50 realtà associative, rimane prioritario l’impegno di lavorare per testimoniare tutti insieme l’attuale situazione italiana e stimolare attraverso un’azione ferma e compatta le Istituzioni locali e nazionali ad adottare quei comportamenti e a prendere quei provvedimenti che ormai appaiono non più eludibili rispetto al dilagante fenomeno della movida selvaggia.

L’incontro si svolge a Bologna nella sede del Quartiere S. Vitale di cui fa parte tutta la zona più problematica della movida bolognese. La disponibilità del Quartiere nel mettere a disposizione la sua sede, vuole essere un segnale sull’importanza della collaborazione delle Istituzioni con i cittadini per la soluzione dei problemi che li riguardano nella salvaguardia degli interessi collettivi.

Anche Pistoia ha partecipato ai lavori attraverso l’ Associazione Residenti Centro Storico di Pistoia.

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