THE FLEXX, LAVORI IN CORSO

Marcus J Thornton (foto Nucci)
Marcus J Thornton (foto Nucci)

PISTOIA. Il campanile imporrebbe di esordire scrivendo che è sempre bello tornare a Montecatini con la consapevolezza della sostanziale assenza dei cugini dal mondo della palla a spicchi, ma in realtà entrare in quel catino pieno di ricordi è un’emozione vera, è una molla che fa scattare nella mente talmente tante immagini e sensazioni che viene spontaneo sperare che il cuore rossoblù torni davvero a battere – ed ovviamente ad essere puntualmente surclassato – anche ad alti livelli. Rivogliamo il derby, prestissimo!

Esaurito l’incipit democristiano, qualche considerazione può essere fatta anche sulla partita con Bottegone, anche se molto generale perché l’esibizione è stata poco più che una sgambata e gli avversari giocano due categorie sotto la nostra.

Mi è piaciuto l’atteggiamento di Terran Petteway, sempre solerte ad incitare dalla panchina e primo ad alzarsi per dare il cinque ad ogni cambio, è sembrato un indiziato credibile a diventare uomo spogliatoio e, considerato che si tratta di un americano a Pistoia da pochi giorni, non mi pare cosa banale.

Del resto, quando il livello tecnico non è eccelso – parlo del campionato in generale, non del nostro roster – la differenza nella qualità di una stagione e nei risultati che ne conseguono può essere il frutto di piccoli fattori come questi, che contribuiscono alla creazione del gruppo e dell’amalgama.

Altra considerazione sullo scrimmage, sarà meglio che alle prossime amichevole siano presenti arbitri più solerti nel fischiare contatti ed infrazioni di passi. Se da un lato, infatti, può esser logico avere una manica più larga quando il risultato non conta, dall’altro mi preoccupa che gli Usa capiscano quanto prima il metro arbitrale effettivo quando poi le palle perse peseranno come macigni.

Sicuramente nei mini tornei delle prossime settimane, che saranno giocati con squadre di pari categoria, vedremo una maggiore fiscalità dei grigi e capiremo a che punto siamo con la percezione delle regole da parte degli americani.

Memorial Bertolazzi
Memorial Bertolazzi

Per il resto, dopo un inizio complicato al tiro la partita è scivolata senza troppi colpi di scena. Le prime impressioni sono state tutte confermate, ovvero siamo leggerini e l’unico vero 5 probabilmente è Magro, saremo caratterizzati da una grande intensità difensiva, abbiamo molte bocche da fuoco e Cournooh come play è probabilmente più funzionale al gioco di Esposito di quanto non sia stato Filloy. Insomma, tutte cose che sapevamo già.

Altre considerazioni è difficile farle, il buon Bottegone di coach Biagini è squadra giovane ed interessante, ha fatto vedere qualche buona idea ed ha preso in castagna i nostri in un paio di occasioni in back-door, ma non può rappresentare l’avversario di riferimento per valutare i ragazzi.

La squadra di don Baronti merita sostegno, stima e tifo, la scommessa dei sette giovani è interessante e sarò curioso di vedere cosa sarà in grado di fare in un campionato complesso come quello di serie B. Viene da chiedersi, in verità, se la scelta di un ringiovanimento così importante possa essere stata troppo audace, poi però tornano in mente alcune performance disastrose di veterani come Giannini o Laudoni nella scorsa stagione ed allora avanti tutta con la linea verde e forza Bottegone.

Tornando alla truppa Esposito, piace ricordare che, nel fine settimana del 10-11 settembre The Flexx sarà impegnata a Parma nel primo Memorial Matteo Bertolazzi, organizzato dal Basket San Secondo in collaborazione, tra le altre, con la 7ForYou di Pistoia.

Nel ricordo del Capitano, il quadrangolare vedrà i biancorossi affrontare Brescia – che ricordi! – il sabato, poi una tra Cremona e Pesaro la domenica. Sarà un modo per onorare la memoria di Teo e vedere il confronto con tre squadre che, almeno a palla ferma, possiamo considerare più o meno al nostro livello.

[Luca Cipriani]

Print Friendly, PDF & Email