brasile. «TERZO MONDO? SÌ, IN ITALIA!»

Il Cristo di Rio
Il Cristo di Rio

RIO DE JANEIRO. Nove anni fa quando sono venuto qui in Brasile, per sposarmi e rimanerci, molti mi dicevano: «Ma dove vai? Nel terzo mondo?».

Ora ne è passato del tempo e in verità quel Terzo Mondo che prima vedevo dall’Italia a qua, ora si è rovesciato: leggendo le cronache varie di quello che accade in Italia, mi viene proprio di pensare che nonostante la corruzione, la violenza ecc., si sta meglio qua.

E non ridano quelli che pensano che l’Italia è ancora un Paese civile vivibile.

Nel 2014 sono venuto in Italia con mia moglie e ho potuto constatare di persona come è cambiato il mio Paese: Roma sporca, piena di africani intorno alla stazione che non lasciavano passare perché ubriachi, a Firenze gruppi di zingari che vogliono portare la valigia sul treno.

A Venezia a mia moglie rubarono il portafoglio, era il 2014. E da quello che vedo e sento la situazione è peggiorata.

Cesare Pieraccini

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2 thoughts on “brasile. «TERZO MONDO? SÌ, IN ITALIA!»

  1. Da circa 40 anni un paio di volte all’anno faccio un viaggio in treno attraversando mezza penisola. Sui treni locali si ha tempo per osservare e riflettete. Ripercorro lo stesso tragitto e rivedo i medesimi luoghi, le medesime case. Quando il treno rallenta vicino alle stazioni o ai centri storici vedo sempre più vecchiume, povertà palpabile e degrado sempre maggiore. E’ molto triste. Le casette e gli osceni condomini lungo la ferrovia, già vecchi 40 anni fa, sono sempre più vecchi..altro che ristrutturazioni antisismiche, ci sono tantissime vecchie case di povera gente che non ha i soldi nemmeno per l ordinaria manutenzione. Poi le persone in giro sono così tristi, preoccupate. Quando qualcuno mi ha sorriso parlandomi e distraendomi…è stato perché mi voleva fregare il portafoglio. Certamente non credo che fuori dall Italia la situazione sia rose e fiori, un po’ ovunque ci sono periferie degradate ecc..ma ciò che constato sempre più spesso e’ che chi ha preso la via dell’ estero per motivi di lavoro..in Italia non ci torna..e quando ci torna dopo molto tempo percepisce ciò che ha ben descritto il sig. Cesare.. …Speriamo che la crisi sia davvero finita come sento dire in tv e che tra 20 anni..se rifarò il medesimo viaggio in treno..possa vedere il progetto “casa Italia” in piena realizzazione.

  2. Condivido quanto scrive il cittadino qui sopra, l’ultima volta che siamo venuti in Italia abbiamo viaggiato molto in treno (non avendo altro mezzo). Fiumicino Roma, oltre ad esserci gente di tutte le razza, l’ignoranza era sovrana, Firenze Pistoia idem, piena di cinesi, alcune ragazzine con evidenti segni di sigaretta spenta sui bracci (non sono certo buonini ne rispettano donne e bambini). Un poco meglio sulla Freccia Rossa verso Venezia, dimenticavo a Firenze alcuni zingari vogliono portarti le valige sul terno (ovviamente a pagamento). Linea Firenze Empoli con varie donne africane che litigavano fra loro.
    Va bé il Brasile non é quello che si vede nella pubblicità o a Carnevale, Ma come dice il signore sopra; il 3° mondo é in Italia.

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