buzzurri in giro. DAI CICLISTI CAFONI A CHI USA IL CELLULARE COME IL CIUCCIO

Cellulare in macchina [repertorio]
Cellulare in macchina [repertorio]
PISTOIA. Il pericolo che ci assale, in molte occasioni di vita quotidiana, è quello consistente nella assuefazione alle cose che non vanno, alle infrazioni che avvengono sotto i nostri occhi, alla cialtroneria e alla ignoranza in generale; il tutto, grazie, oltre che al preoccupante degrado del senso civico di molti, anche alla assenza delle istituzioni (nel caso di cui parlerò, in particolare, i vigili urbani) dai vari “luoghi del delitto”.

Oggi, ad esempio (7 settembre – n.d.r.), verso le diciassette, ho visto, nei pressi del passaggio a livello che separa via Spartitoio da via Mazzini (ma scene di questo genere sono comunissime, solo che ci si voglia prestare attenzione), una persona che, alla guida di un autoveicolo, si guardava tranquillamente il cellulare senza, in apparenza, prestare la minima attenzione alla strada.

Tra i presenti nei pressi, sono stato l’unico a mandare a quel paese la stupida alla guida, magari venendo preso anche per mezzo matto, da parte di chi mi ha visto e sentito.

Più tardi, all’incrocio di San Vitale, ecco un bellimbusto alla guida di una macchina scoperta che, provenendo dalla parte più prossima al centro, ha girato a destra in via della Madonna, sempre con l’immancabile cellulare all’orecchio e senza alcun problema dovuto alla curva a novanta gradi che stava facendo percorrere al suo veicolo.

Ho immaginato che avesse almeno titolo per entrare in via della Madonna con la macchina, altrimenti, almeno le telecamere lo avrebbero beccato in flagrante, senza se e senza ma.

Più tardi ancora, ecco la ciliegina sulla torta. Stavo tornando a casa e mi trovavo sul marciapiede di via Macallè, lato destro, poco prima di transitare davanti alla Questura.

Sono stato sorpassato da una prima bicicletta e ho taciuto, sia pure ruminando pensieri non propriamente da educande. Subito dopo un suono di campanello mi ha avvertito di un’altra bicicletta in arrivo, e allora, a bella posta, mi sono messo ancora più nel mezzo.

Cellulare alla guida? Ecco il risultato
Cellulare alla guida? Ecco il risultato

Il suono si è fatto insistente e arrogante, il cafone di turno è passato, e allora, ecco, da parte mia, una serie di urli e improperi al suo indirizzo; questo, allora, ha accelerato prepotentemente e in pochissimo è arrivato in cima, non prima di avere alzato un chiarissimo e inequivocabile dito medio.

Altre persone, poco più in là, erano ferme sul marciapiede, ma quanto a reazioni, zero assoluto.

Eppure, andare in bicicletta sul marciapiede non si può. Ma siccome avviene comunemente, di vigili non si vede mai neppure l’ombra, tutti ci siamo abituati, nessuno vuole grattacapi, e allora, eccoci qua!

A questo punto, visto che abbiamo accennato ai vigili urbani, mi piacerebbe sapere, se possibile, alcune cose:

  1. quanti ce ne sono in organico
  2. quanti stanno effettivamente sul territorio e quanti in ufficio
  3. cosa in concreto fanno quelli in servizio per le strade a parte le redditizie multe per divieto di sosta
  4. se è possibile, casomai il problema stesse lì, ridurre le presenze “sedentarie” ed aumentare quelle effettivamente in servizio esterno

E, per concludere, vorrei dire che di un organo di vigilanza dedito in gran parte a elevare multe per divieto di sosta allo scopo di fare facile cassa, ma che in certe occasioni non si vede mai, neppure per sbaglio, noi cittadini non sappiamo cosa farcene.

Ciclista sul marciapiede
Ciclista sul marciapiede a Pistoia. Lo vedete?

E si può stare sicuri che, per il niente che conto, come singolo, cercherò di riportare il problema all’attenzione generale quando saremo in vista della prossima campagna elettorale.

Sarebbe il caso che anche altri, specialmente in Consiglio Comunale, iniziassero ad occuparsi seriamente della questione.

[*] – Lettore

P.S. – Non ho parlato prima, ma lo faccio adesso,

  1. di diversi ciclisti “cellularisti” che, oggi come in altre occasioni, ho visto in giro
  2. dei “ricordini” che i cani lasciano, indisturbati, pressoché su ogni marciapiede
  3. dell’immondezzaio di lattine, bottigliette e altri rifiuti lasciati dovunque, anche vicinissimo agli appositi cestini
  4. della sosta, quella sì veramente selvaggia, ma quasi mai perseguita, che spesso si crea nei pressi del passaggio a livello di via Spartitoio, complice quel vero e proprio ricettacolo di coglioni e di cafoni che, dopo avere lasciato la macchina dove a loro più aggrada, vanno a finirsi i soldi in giochi vari al vicino negozio ben provvisto di ogni tipo di macchinetta acchiappacitrulli

E quando si formano le file causate dal passaggio a livello chiuso, in certi momenti si assiste a una vera e propria “babilonia”.

E, quindi, mi sembra che, di carne al fuoco ce ne sia abbastanza, e non sarebbe neppure finita.

Piero Giovannelli

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One thought on “buzzurri in giro. DAI CICLISTI CAFONI A CHI USA IL CELLULARE COME IL CIUCCIO

  1. ANNA HA SCRITTO:
    ___________________

    Noto anch’io con scoramento la malaeducazione imperante e dilagante in ogni comportamento umano e mi dico: vista la vocazione repressiva della polizia urbana esclusivamente nei confronti di chi parcheggia fuori luogo, e non, e comunque di chi usa mezzi mobili, perché non multano anche i ciclisti “fuori legge”? In quesl caso farebbero anche opera educatrice oltre a favorire le casse del Comune.
    Anna

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