PISTOIA. Anche il Tribunale di Torino ed il Tar hanno confermato quanto sostenevamo noi da tempo: le tariffe della mensa nelle scuole elementari pistoiesi raggiungevano prezzi troppo alti sia per le famiglie sia in rapporto alla qualità del servizio erogato.
Addirittura, i prefetti tribunali hanno ribadito il diritto delle famiglie di poter far portare ai propri figli il cibo da casa, perché l’educazione spetta ai genitori!
Il punto vero, che nessuno ha mai detto, è uno: il Comune di Pistoia, nell’affidamento di questo servizio (come di altri) ha sempre cercato di dare più lavoro possibile alle imprese concorrenti al bando (in termini elettorali, si
chiama ricerca del consenso) senza minimamente preoccuparsi dello stato delle famiglie, delle possibilità economica di ciascun nucleo familiare ed, anche, del rapporto qualità/prezzo del servizio.
Occorre quindi, perché la situazione migliori, che questa amministrazione, nell’ambito delle gare pubbliche, affermi il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non quello del dare lavoro ad una impresa solo per ottenerne voti!
[cipriani – fdi-an pistoia]
![ammin(e)stratori in crisi . MA CHE SUCCEDE AL COMUNE D’AGRUMÌA? [parte prima]](https://www.linealibera.it/wp-content/uploads/2015/03/CENSURA-piaza-del-comune-agliana.jpg "ammin(e)stratori in crisi . MA CHE SUCCEDE AL COMUNE D’AGRUMÌA? [parte prima]")
