RIFIUTI & BUSINESS, «UN BINOMIO INSCINDIBILE»

Mario Capecchi
Mario Capecchi

PISTOIA. Le cronache di ogni giorno ci informano della grave situazione legata allo smaltimento dei rifiuti.

L’ultima notizia, almeno per quanto riguarda la Toscana, riguarda la scoperta di un traffico illecito di rifiuti, anche tossici, che vede interessate diverse zone delle province di Firenze, Pisa e Pistoia.  http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2016/09/13/news/traffico-illecito-di-rifiuti-6-arresti-sequestrati-beni-per-7-milioni-di-euro-1.14094352.

L’ennesima infamia contro la salute delle persone, contro il territorio, contro l’ambiente in generale.

Che si tratti di smaltimento illecito o legale (tramite discariche e inceneritori), la salute delle persone è sempre e comunque soggetta a rischi enormi.

Le rassicurazioni delle varie autorità sanitarie sulla non nocività delle strutture autorizzate, rappresentano soltanto il subdolo tentativo di nascondere la dipendenza delle Istituzioni dalle leggi del business capitalistico legato ai rifiuti.

È ancora caldo il fronte di lotta per la chiusura della discarica del Cassero nel comune di Serravalle Pistoiese. Quella discarica ha preso fuoco il 4 luglio scorso, generando un disastro ambientale che ha coinvolto anche i territori
dei comuni limitrofi ed è stata sveltamente riaperta, nonostante le indagini ancora in corso da parte della magistratura. Per la Regione Toscana, invece, il business non può aspettare.

Il capitalismo è un rifiuto. Il capitalismo è malaffare. Non esiste un capitalismo etico. Il capitalismo non è riformabile. Il capitalismo non lo si educa. Il capitalismo è il mostro che incombe su tutti noi.

Il capitalismo va estirpato dalla nostra vita sociale. Il capitalismo va abbattuto!

[capecchi – pcl pistoia-prato]

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One thought on “RIFIUTI & BUSINESS, «UN BINOMIO INSCINDIBILE»

  1. Nell’articolo c’è un errore che stravolge tutto il senso del discorso. Ê la magistratura che sta indagando. La Regione Toscana non indaga un accidente, anzi, si è affrettata a riaprire al più presto la discarica perchè, come detto, il business non può aspettare.

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