firenze. «SILENZIO ASSORDANTE SUL PRESIDIO ARPAT»

L’articolo sul Corriere Fiorentino
L’articolo sul Corriere Fiorentino

FIRENZE. Faccio i miei complimenti a chi ha organizzato e portato avanti il presidio Arpat, ed evidenzio leggendo la rassegna stampa odierna, come da parte degli organi politici regionali ci sia il solito… silenzio assordante.

Penso che non vi sarete dimenticati la domanda implicita a mezzo stampa che i soggetti interessati a Case Passerini inviarono alla Regione diverse settimane fa, “solo la Regione ci può fermare”!

A modesto parere dello scrivente… il risultato passato sotto traccia anche alla stampa, è “l’epurazione da dissenso” di tutti i tecnici che professionalmente esprimono la loro valutazione “dissenziente” rispetto alle volontà politiche.

Questi tecnici appositamente nominati per fare il loro lavoro di verifica fra l’altro, da Noi profumatamente pagati, vengono sostituiti (a mio modo di vedere l’esempio Sargentini è l’eclatante conferma, visto che in precedenza era stata tanto magnificata), oppure vengono totalmente ignorati vedi pareri Nurv e Commissione di Via Regionale sulla questione aeroporto.

Gli esempi sono molteplici, visto che si cerca di forzare il responso scientifico delle valutazioni, perché un parete di incompatibilità (quindi negativo) viene trasformato in positivo con indicazioni di superamento di criticità.

“Quindi è palese l’invadenza di campo e delle competenze fra il soggetto tecnico che subisce… e quello politico che pressa per ottenere!”.

Addirittura quando queste azioni non sono sufficienti allo scopo, si arriva a disconoscere anche le sentenze dei tribunali pur di arrivare all’obbiettivo, quei tribunali che al singolo cittadino è fatto obbligo di rispettare mentre per altri soggetti che dovrebbero avere più rispetto istituzionale è permesso anche di bypassare tranquillamente come da fantomatiche interpretazioni riportate dai giornali.

Un’altra chiara evidenza è la questione ”decisionale” in assenza di dati aggiornati, e la pretesa del soggetto politico di decidere e deliberare anche in assenza di tali presupposti.

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una quelle fra soggetti politici e soggetti tecnici visto l’assenza di centraline sul territorio della piana dal 2009, della carenza di valutazioni di tutte le fonti emissive (Ipa compresi) e della mancanza di dati sanitari completi visto che Ars & Ispo certificano di avere dati fino al 2008/2009.

La sede Arpat a Firenze
La sede Arpat a Firenze

Sono state previste dalla Regione implementazioni che però non hanno valenza nei procedimenti in corso e che avranno dati… oggettivi e valutabili fra diversi anni.

E allora un cittadino, che legge e studia, si domanda come mai sia stato possibile esprimere parere positivo nei procedimenti autorizzativi quando la legge obbliga i soggetti valutatori a procedere nel loro compito solo a fronte di dati aggiornati?

Questo obbligherebbe anche il soggetto politico decisore a valutare in primis la “Prevenzione primaria” e in subordine il Principio di Precauzione di diritto Ue Art. 191 dove a fronte di dati carenti e/o mancanti determina il “non luogo a procedere!”.

Se poi qualcuno leggesse nel merito cosa statuisce tutta la sentenza Consiglio di Stato, Sez. V, 20.1.2015, n. 163 di cui passo uno stralcio di passaggio fra i più significativi: “essendo primarie le esigenze di tutela della salute ai sensi dell’art. 32 Cost. rispetto alle pur rilevanti esigenze di pubblico interesse soddisfatte dall’impianto in questione”. «Forse capirebbe come si continua verbalmente ad assicurare la tutela dell’ambiente e della salute, ma poi in solido si antepongono gli interessi… rispetto a queste tutele!».

Io da semplice cittadino dopo aver letto tanti documenti, queste domande continuo ossessivamente a farmele visto quanto la legge statuisce, spero che questo punto di vista personale aiuti anche voi nella comprensione e nella valutazione, ma soprattutto spero che il decisore politico ed anche la stampa inizino una revisione critica della situazione sulla base di dati oggettivi ed evidenze reali, non su semplici enunciazioni di facciata.

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Gianfranco Ciulli
Portavoce Coordinamento Comitati
per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

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