montecatini. CENA SOLIDALE CON IL VICARIO APOSTOLICO DI ANATOLIA

Mons. Bizzeti
Mons. Paolo Bizzeti

MONTECATINI. [a.b.] L’ufficio comunicazioni sociali, missionario, eucumenico e la Caritas della diocesi di Pescia, insieme con la Bottega Diversamente organizzano una serata di sostegno alla diocesi d’Anatolia (Turchia) per giovedì 27 ottobre alle 19:15 nel salone della parrocchia del Corpus Domini di Montecatini Terme.

La serata, oltre alla cena solidale, prevede una conferenza a cui parteciperà insieme a monsignor Roberto Filippini (vescovo di Pescia) anche monsignor Paolo Bizzeti s.j. (vescovo d’Anatolia).

Il tema della serata sarà “La missione della Chiesa nelle terre delle prime comunità cristiane”.

Monsignor Paolo Bizzeti, padre gesuita, è stato nominato nel 2015 vicario apostolico di Anatolia (Turchia) da Papa Francesco in sostituzione di monsignor Luigi Padovese, assassinato nel 2010 in quei luoghi.

Ex rettore della Patavina Residentia “Antonianum” e direttore del Centro “Antonianum” per la formazione del laicato a Padova, 68 anni, fiorentino, monsignor Bizzeti è entrato nella compagnia di Gesù nel 1966. Specialista di questioni mediorientali, ha fondato e guida l’associazione “Amici del Medio Oriente Onlus”, la comunità di famiglie “Maranàtha” e la “Tavola Pellegrini Medio Oriente”.

Il volantino
Il volantino

Alla morte di monsignor Padovese è stata chiusa la Caritas diocesana che aiutava le comunità cristiane di un vasto territorio della Turchia.

Il ricavato della cena sarà devoluto quindi alla diocesi d’Anatolia per la ricostituzione di una Caritas diocesana.

“È un impegno importante ed urgente – spiega Marco Giorgietti – per una chiesa credibile, come ci ricorda quotidianamente papa Francesco. In questi mesi, la situazione si è aggravata per le migliaia di profughi cristiani dalla Siria e dall’Iraq che bussano alle porte delle parrocchie della diocesi d’Anatolia: i più poveri tra i poveri, ulteriormente penalizzati dalla loro fede.

“È una assoluta priorità aiutare queste famiglie per vari motivi: rimangono vicini alle loro case dove sperano di tornare finita la guerra civile; sono in un ambito culturalmente simile; non si espongono a viaggi pericolosi (spesso mortali, come sappiamo); possono essere realmente sostenuti con un impegno economico largamente inferiore a quello che si richiede in Europa”.

Per prenotazioni e informazioni chiamare il 392-3997518 oppure scrivere a info@giorgiettimarco.it.

Print Friendly, PDF & Email