
PISTOIA. Venerdì 4 novembre, successivamente alla cerimonia per i caduti in piazza San Francesco prevista per le 11, verranno scoperte due targhe commemorative poste in due palazzi del centro storico.
La prima nel palazzo Ganucci-Cancellieri, in via Curtatone e Montanara 51, che fu sede dal 1917 al 1918 del Comune di Belluno e del commissario prefettizio, la seconda in via Cavour 6 che fu sede del Comune di Treviso. Il corteo, aperto dalla banda comunale e dalle autorità, si recherà prima in via Curtatone e Montanara e successivamente in via Cavour.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Alla cerimonia parteciperà il sindaco di Pistoia, il prefetto, il sindaco di Belluno, il presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia, la banda comunale.
Successivamente alla disfatta di Caporetto, nell’ottobre del 1917, la popolazione delle zone invase o prossime a quelle invase, fu costretta a fuggire.
Nel 1918 il comune di Pistoia censì la presenza di 6500 profughi che provenivano dai Comuni di Treviso, Belluno, ma anche da altre regioni d’Italia.
Anche i municipi di Treviso e Belluno si trasferirono a Pistoia e furono ospitati in via Cavour 9 e in via Curtatone e Montanara 51. Le targhe intendono ricordare questi eventi, originati dalla guerra, e lo sforzo di Pistoia nell’accoglienza
[daniele – comune pistoia]