QUARRATA. L’Arpat interviene a proposito della segnalazione fatta nei giorni scorsi da Legambiente Quarrata riguardo alla preoccupazione dei cittadini per le polveri prodotte dall’azienda Tecnoverniciature srl di Santonuovo. E scrive:
Già nel febbraio del 2016 Arpat ha effettuato vari sopralluoghi nella zona industriale di via Rubattorno, in località Santonuovo a Quarrata, dove sono presenti varie attività produttive nelle quali sono effettuate operazioni di verniciatura, al fine di individuare la causa dell’immissione in aria di vernici che si depositano sugli autoveicoli.
Durante i sopralluoghi effettuati è stato riscontrato che l’origine della problematica segnalata era da ricondursi alla ditta Tecnovernicatura S.r.l., considerata sia la posizione di questa ditta che la natura delle polveri emesse.
Queste aderiscono elettrostaticamente alle superfici metalliche, sulle quali, poi, evidentemente polimerizzano a seguito del loro riscaldamento dovuto all’irraggiamento solare.
Durante l’accertamento sulla ditta Tecnovernciatura sono state rilevate irregolarità delle emissioni in atmosfera generate nel corso delle lavorazioni dovute ad un potenziamento degli impianti in assenza della prescritta autorizzazione.
In seguito al controllo effettuato da Arpat, la ditta ha provveduto alla propria regolarizzazione, mediante ripristino della portata delle emissioni nei limiti di tolleranza previsti in autorizzazione.
È stato, inoltre, rilevato che il fattore emissivo delle polveri totali, in concentrazione, rientrava nei limiti imposti, sebbene con valori molto vicini ai limiti stabiliti con l’autorizzazione”.
A seguito dei suddetti accertamenti svolti, Arpat, già nel mese di aprile del 2016, ha proposto alla Regione Toscana una revisione dell’atto di autorizzazione poiché, nonostante l’ottemperanza alle disposizioni dell’autorizzazione ed in particolare al rispetto dei limiti imposti, questo non impedisce una deposizione evidente dei pigmenti.
Le prescrizioni proposte da Arpat alla Regione Toscana per riportare l’impianto della ditta in configurazione regolare consistono nella richiesta alla ditta di apprestare modifiche ai sistemi filtranti, con una eventuale riduzione dei limiti delle emissioni in atmosfera autorizzati.
Tale eventuale riduzione, dovrà tener conto delle indicazioni di carattere sanitario da parte della Asl, a seguito di una valutazione specifica dei rischi connessi con questo tipo di prodotti e della esigenza di evitare danni estetici ai beni che stazionano in esterno nella zona circostante la ditta di verniciatura.
Regione Toscana, il 14 ottobre ha chiesto all’azienda di fornire, entro 30 giorni, una relazione tecnica che descriva le cause della problematica evidenziata da Arpat… tale relazione dovrà contenere anche una verifica di efficacia degli impianti di abbattimento.
Pertanto, come già comunicato al Comune di Quarrata, prima che vengano adottati provvedimenti di modifica dell’impianto autorizzato, non ci sono motivi, al momento, per un ulteriore controllo da parte di Arpat.
Allo stato dei fatti, non ci sono elementi per temere che queste emissioni siano più pericolose di altre presenti nella zona. Semplicemente la natura di queste polveri vernicianti rende la loro deposizione più visibile di altre parimenti presenti.
Quindi da quanto ho appena letto mi pare di capire che queste “polveri” si depositano sulle auto ma non sarebbero un problema per la salute delle persone..
Ripensandoci però non capisco una cosa: Come mai allora leggo sul giornale che il Sindaco di Quarrata il 21.10.16 ha firmato un provvedimento che vieta il consumo di frutta e verdura nelle zone limitrofe ?? Scusate ma non riesco a capire se sono o non sono “polveri” pericolose per la salute.