
PIANA. Tanto fu contestata, e altrettanto oggi viene ignorata e ciò dagli stessi Sindaci che avrebbero il compito di metterla alla disponibilità dei cittadini.
L’indagine epidemiologica ha avuto formale avvio il 19 febbraio 2013, con una delibera Usl bene dedicata, ma era sul tavolo degli organi di controllo dal 2009, a seguito dello sforamento delle diossine dell’inceneritore del 2007.
Le numerose contestazioni di procedimento sulla sua qualificazione scientifica, hanno trovato una formale sanatoria nel 2014, con il seppur tardivo coinvolgimento dell’Ispo (Istituto Studi Prevenzione Oncologica), ma le successive sessioni del tavolo istituzionale sono state bene caratterizzate da colpi di scena, a causa dei Sindaci che hanno attuato il solito “basso profilo”.
Oggi, dopo tanta sollecitudine e uno stop di quasi due anni, motivato con incompresa eccezione richiamata al rispetto del trattamento dei dati sensibili, sembra che ci siamo: da cinque mesi la relazione è nei cassetti blindati dei Sindaci.
Che cosa deve succedere ancora affinché venga resa pubblica?
[comunicato]
Io non ho capito questo “comunicato” cosa vuole intendere. Personalmente l argomento mi preoccupa quindi mezzi discorsi, mezze insinuazioni che non capisco, mi allarmano molto. Quindi con riferimento all’ indagine epidemiologica in argomento vorrei capire: – cosa significa quanto sopra riportato ovvero che i Sindaci “hanno attuato il solito “basso profilo”” ? – Cosa significa quanto sopra riportato ovvero che la relazione sui risultati sarebbe da 5 mesi “nei cassetti blindati dei Sindaci” ? Tutti i cittadini, ma soprattutto chi ha figli piccoli, hanno il diritto di sapere se nella zona dove vivono la percentuale di malattie tumorali e’ nella media oppure se e’ superiore (e in tal caso di quanto superiore). Tale informazione ritengo essere un diritto basilare dei cittadini e, se l’ indagine e’ stata svolta ed è ufficialmente conclusa, credo sia un dovere delle istituzioni informare la collettività. Se la percentuale di tumori risulterà nella media, ufficializzare l’indagine sarà il modo per tranquillizzare i cittadini. Se invece l’indagine evidenzia percentuali di malati di tumore sensibilmente superiori alla media, i cittadini devono essere ufficialmente informati (onde consentire la scelta, per chi può, di cambiare eventualmente residenza verso zone meno inquinate).
Gentile lettore, l’indagine epidemiologica è stata progettata con numerose viziosità che la rendono un documento inaffidabile e interpretabile a seconda delle esigenze di interesse. Una risposta alle sue domande è già stata portata dall’ordine dei Medici di Pistoia e il coordinatore dei medici di base Dott. Pastacaldi ha, purtroppo, confermato. Non gli servirà ai medici curanti la consultazione della famigerata indagine epidemiologica, loro lo sanno bene che la cittadinanza registra un indice di valutazione che è statisticamente rilevante: la “prevalenza”. Le potrà bastare?
Questo il link dell’articolo
https://www.linealibera.it/piana-inquinamento-ad-agliana-si-muore-di-piu-assemblea-di-novita-e-denunce/
A Romiti
Leggo e commento:
“indagine epidemiologica. LA RELAZIONE USL IN MANO AI SINDACI?
Articolo … ”.
Il “ comunicato, vorrei sapere di chi è, presumo che Donatella Guastatori lo sappia.
Tocca, in modo non chiaro, temi delicati che seguo dal 2000, Le parole sono “sassi”, stanno creando percezioni anche negative, vengono strumentalizzate, per interessi, buoni o cattivi.
Questo sconcerta i cittadini, che si rivolgono al sindaco al medico di famiglia, considerati punti di riferimento a cui rivolgersi, con fiducia.
Con successo, Legambiente Agliana, l’Ordine dei medici di Pistoia, tratta il tema:
“EDUCARSI AL FUTURO, INQUINAMENTO E SALUTE, situazione ad Agliana e dintorni.”
Diviso in sei video, troverete le risposte dirette, senza intermediari compresa l’Oncologa Dottoressa Gentilini: http://www.ifogli.it/wordpress/?p=67159;
Pier Vittorio Porciatti