fisco. ANCHE I COMMERCIALISTI DICONO BASTA

Semplificazioni da mal di testa
Semplificazioni da mal di testa

ROMA. Anche le Associazioni Nazionali dei Commercialisti dicono basta alle finte riforme fiscali introdotte di anno di anno in anno nella legge di stabilità e loro collegate, propagandate come semplificazioni, ma che al contrario complicano ulteriormente gli adempimenti normativi da espletare.

L’ultimo provvedimento in ordine di tempo è rappresentato dalla “Comunicazione Polivalente art. 21”, il così detto spesometro.

Adempimento annuale finalmente abrogato ma immediatamente soppiantato da ben quattro comunicazioni trimestrali, con costi, tempi e sanzioni in caso di errori, per aziende e professionisti, quadruplicati.

Un sistema, quello fiscale e impositivo, che invece di aiutare la crescita del Paese, continua ad alimentare un’economia improduttiva e dannosa per l’intero sistema.

Per dire basta a questi soprusi e alla presa in giro delle semplificazioni le associazioni di categoria hanno indetto una manifestazione di protesta che si terrà a Roma sabato 14 dicembre e che porterà alla proclamazione del primo sciopero nazionale di categoria.

Di seguito il testo del comunicato congiunto delle associazioni nazionali di categoria dei commercialisti ed esperti contabili.

Altre trappole
Altre trappole

Cari Colleghi,
considerando gli ultimi provvedimenti in materia fiscale, come il recente decreto 193/2016, è senza dubbio profonda la delusione della nostra categoria nei confronti di misure che, puntualmente, non solo disattendono le numerose e continue promesse di semplificazione, ma addirittura contribuiscono a complicare ulteriormente il funzionamento del sistema fiscale del Paese.

Tutto ciò in spregio non solo del rispetto dei diritti del contribuente, ma anche del lavoro svolto dai professionisti economici.

Preso atto di una situazione nella quale la voce della nostra categoria non può rischiare di restare inascoltata, le Associazioni nazionali dei commercialisti, riunite in coordinamento, in occasione dell’ultimo incontro avuto, hanno preso la decisione di organizzare a Roma una manifestazione pubblica della categoria, alla quale tutti i colleghi sono chiamati a partecipare per esprimere in modo tangibile la loro contrarietà a provvedimenti normativi che penalizzano sotto molteplici aspetti, da quello delle competenze a quello della responsabilità, il ruolo del commercialista.

E nuove trappole ancora
E nuove trappole ancora

La manifestazione organizzata e promossa dalle Associazioni nazionali dei commercialisti, alla presenza dei politici che vorranno partecipare, dei vertici istituzionali della categoria che saranno invitati e alla presenza della stampa, è fissata a Roma per il giorno mercoledì 14 dicembre 2016 dalle ore 11 alle ore 16 e a breve sarà resa nota la sede dell’incontro.

In occasione della manifestazione verrà proclamato il primo sciopero nazionale della categoria dei commercialisti nel rispetto delle norme contenute nel codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive, di cui la stessa categoria si è dotata nel 2014.

E’ un’iniziativa questa che crediamo costituisca un momento fondamentale per tutti i commercialisti, ragione per la quale Vi rivolgiamo il nostro invito a partecipare numerosi con convinzione, determinazione e passione.

Questa è l’occasione di dare prova di esserci per contare!

  • Marco Luchetti – Maria Paglia
  • Vice Presidenti Adc – Associazione Dottori Commercialisti
  • Roberta Dell’Apa Presidente Aidc – Associazione Italiana Dottori Commercialisti
  • Marco Cuchel Presidente Anc – Associazione Nazionale Commercialisti
  • Amedeo Sacrestano Presidente Andoc – Associazione Nazionale Dottori Commercialisti
  • Giuseppe Diretto Presidente Unagraco – Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili
  • Fazio Segantini Presidente Ungdcec – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
  • Domenico Posca Presidente Unico – Unione Italiana Commercialisti

Scarica: Comunicato_stampa_coordinamento_11-11-2016_dl_fiscale

[Marco Ferrari]

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One thought on “fisco. ANCHE I COMMERCIALISTI DICONO BASTA

  1. Mi stavo giusto chiedendo quando avrebbero battuto un colpo. Forse che data la moltiplicazione delle incombenze con i clienti che non sono più disposti a scucire denaro extra le cose si fanno dure anche per loro? Di necessità si fa virtù? Sarebbe meglio di no, ma piuttosto che il silenzio è meglio piuttosto.
    Massimo Scalas

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