montemurlo 2017. IL COMUNE PUNTA SUI GIOVANI E SUL RICAMBIO GENERAZIONALE

Montemurlo, il brindisi della giunta
Montemurlo. Il brindisi della Giunta

MONTEMURLO. Giunge al termine anche il 2016 e il sindaco del comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, a due anni e mezzo dalla fine del suo mandato, fa un bilancio di ciò che è stato, ma soprattutto di cosa resta da fare.

Dopo aver centrato a pieno l’obbiettivo del lavoro e aver saputo riportare le grandi aziende sul territorio (il 90% dei capannoni nella zona industriale è occupato), Lorenzini lancia la sfida dell’occupazione giovanile e soprattutto della necessità di un ricambio generazionale nel tessile a tutti i livelli: operai specializzati, cardatori, cimatori, filatori, periti tessili, che possano garantire al settore di crescere e di svilupparsi sul territorio.

«Il tessile ha bisogno di personale qualificato e specializzato, ma sempre meno giovani credono nelle potenzialità del settore per costruire il loro progetto di vita. Basti pensare che ogni anno al Buzzi si diplomano 11 periti tessili a fronte di una richiesta di mercato di 16 e certe figure professionali sono contese tra le aziende, anche fuori dal distretto – spiega Lorenzini –. Per questo, insieme alla Fil di Prato, stiamo elaborando L’assaggio dei mestieri, un progetto per aiutare i giovani e le famiglie a orientarsi e a scegliere il proprio futuro professionale attraverso dei veri e propri assaggi di professioni.

«Il mio sogno sarebbe coinvolgere pensionati che hanno lavorato nel tessile (e non solo) e affiancarli ai ragazzi in uno scambio di esperienze e di saperi». Un orientamento a 360 gradi che dovrà avere come protagonisti la scuola media, le superiori e il mondo imprenditoriale.

Per Lorenzini, poi, è necessario aprire al più presto un dibattito con gli industriali, gli artigiani, la Provincia e la Regione per affrontare in maniera strutturale il problema dell’occupazione giovanile.

«So che non si tratta di una competenza comunale, ma come sindaco sento il dovere e la necessità di aprire una riflessione su questo tema decisivo per il nostro futuro – continua Lorenzini –. Il blocco delle pensioni ha di fatto fermato il ricambio generazionale nelle aziende. I giovani non entrano più in fabbrica e i vecchi, che possiedono le competenze professionali, sono costretti a rimanere a lavoro senza avere la possibilità di trasmettere il loro sapere alle nuove leve.

«Un vero dramma per tutto il sistema. Tra qualche anno rischieremo di perdere le aziende non tanto perché delocalizzano, ma perché non troveranno più sul territorio le figure professionali e le competenze necessarie al tessile».

L’occupazione a Montemurlo (dati Fil srl Prato)

A dire che il lavoro a Montemurlo va meglio che altrove, non sono solo le statistiche del comune, ma lo confermano anche i dati elaborati dalla Fil di Prato riguardo alle assunzioni-cessazioni sul territorio e ai settori produttivi trainanti.

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Montemurlo. Palazzo comunale

A Montemurlo il tessile è ancora molto forte, un contratto di lavoro su tre è nel tessile (31,2%) mentre a livello provinciale la percentuale è ferma al 9,6%.

Se allarghiamo al comparto abbigliamento, composto prevalentemente da confezioni cinesi, a Prato l’abbigliamento pesa, come numero di assunzioni, per quasi tre volte il tessile, 13611 contro 4521, mentre a Montemurlo gli avviamenti nel tessile costituiscono quasi il doppio degli avviamento nel settore abbigliamento 1226 contro 787.

A Montemurlo inoltre rimane forte la vocazione manifatturiera con il 61% di assunzioni totali a fronte del 42,3 % a livello provinciale.

Tra gli altri settori, importante è a Montemurlo l’apporto del comparto meccanica e metallurgia (146 avviamenti nel solo comune nel 2015, a fronte di 442 avviamenti in tutta la provincia). Come saldi avviamenti – cessazioni a Montemurlo è positivo il dato dei trasporti e assimilati, in controtendenza con il dato provinciale.

Il dato che invece è in linea con il resto della provincia, e che preoccupa il comune di Montemurlo, è quello dell’occupazione giovanile nella fascia 25-29 anni, forza lavoro che stenta a trovare una collocazione sul mercato e per la quale il sindaco Lorenzini ha chiesto di aprire una riflessione.

All’interno del comparto tessile, infatti, le assunzioni sono riferite in gran parte a lavoratori italiani nella fascia di età 45-59 anni.

Oltre il 10% delle aziende pratesi (e l’11,5% negli ultimi 6 mesi del 2016) che hanno effettuato assunzioni nell’ultimo anno e mezzo ha sede nel comune di Montemurlo. In valori assoluti, nel 2015 hanno assunto almeno un lavoratore 1.015 aziende di Montemurlo, nel primo semestre del 2016 le aziende che hanno assunto almeno un lavoratore sono 760.

Nel 2015 le aziende con sede a Montemurlo hanno effettuato 3928 avviamenti, a fronte di 3995 cessazioni, per un saldo pari a -67 unità. Nello stesso anno il saldo avviamenti/cessazioni della provincia di Prato è stato invece pari a -822 unità. Nei primi 6 mesi del 2016 il saldo di Montemurlo è positivo per 36 unità, quello di Prato è pari a +144.

Dall’analisi per cittadinanza si rilevano sostanziali differenze: a livello provinciale i lavoratori cinesi rappresentano oltre il 35% degli avviamenti, mentre a Montemurlo costituiscono il 26%.

Inoltre, mentre a livello provinciale il saldo positivo avviamenti-cessazioni dei lavoratori cinesi (+1222 unità nel 2015 e +2338 unità nel primo semestre 2016) è tale da controbilanciare il saldo decisamente negativo dei lavoratori italiani (-2066 nel 2015 e -2432 nel primo semestre 2016), nel comune di Montemurlo il saldo avviamenti-cessazioni dei lavoratori italiani è quasi in pareggio (-94 nel 2015 e -36 nel primo semestre 2016).

Panorama di Montemurlo
Panorama di Montemurlo

Anche in ragione del diverso peso della componente cinese, che da sempre si caratterizza per un ricorso a contratti a tempo indeterminato vicino al 100%, spicca il brillante dato registrato a Montemurlo sui contratti a tempo indeterminato (2213 avviamenti nel 2015, pari al 56,3% del totale degli avviamenti nel Comune, per un saldo avviamenti e cessazioni pari a +464).

Nello stesso periodo nell’intera provincia di Prato i contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato il 54% del totale degli avviamenti (ma come detto con un apporto rilevante della componente cinese).

Per quanto riguarda i settori, si conferma a Montemurlo la rilevanza del comparto manifatturiero, che pesa per il 61% sul totale degli avviamenti del 2015 (a fronte del 42,3% registrato a livello provinciale).

All’interno del comparto manifatturiero, preponderante è il ruolo del tessile, con 1226 avviamenti nel 2015 (pari al 31,2% del totale) e 565 nel primo semestre 2016. Da rilevare due aspetti: nella provincia di Prato il tessile pesa per nel 2015 per meno del 10% del totale degli avviamenti (9,6%, contro il 31,2% di Montemurlo).

In secondo luogo, a Montemurlo il tessile rappresenta quasi il doppio degli avviamenti dell’abbigliamento (1226 contro 787), mentre a livello provinciale l’abbigliamento pesa a livello di avviamenti quasi tre volte il tessile (13611 contro 4521).

Infine, per quanto riguarda le fasce di età, i dati di Montemurlo non si discostano dalle tendenze provinciali, evidenziando un dato negativo per la fascia di età 25-29 anni, mentre in terreno positivo sono i giovanissimi 16-24 anni.

Il contratto di apprendistato continua a registrare un saldo negativo, sia a Montemurlo che a livello provinciale.

[masi – comune montemurlo]

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