THE FLEXX, CON CREMONA PER SALVARSI

Vincenzo Esposito visto da Cittrè
Vincenzo Esposito visto da Cittrè

PISTOIA. Dice il bravo intenditore che i numeri non sono tutto nella pallacanestro. Ha perfettamente ragione, non fosse altro perché anche quelli più capaci di indicare la tendenza di una squadra vanno studiati e capiti contestualizzandoli nella realtà di riferimento.

Detto questo, in assenza di particolari stimoli – causa pausa del campionato – mi sono messo a spulciare le statistiche di Cremona per provare a capire cosa possiamo aspettarci domenica sera. I numeri della penultima in classifica, se confrontati con i nostri – ovvero con la nona forza del campionato – sono effettivamente sorprendenti.

Vanoli è una squadra che segna 76,7 punti a partita, tirando dalla media con il 50,6% e dalla lunga con il 31,8%, ai liberi con l’80,4%. Cattura circa 36 rimbalzi a partita, di cui 10 in attacco, perde 15 palloni e ne recupera 7, smista circa 15 assist a partita. I falli commessi e subiti risultano in sostanziale parità, la media si attesa intorno ai 18. La valutazione complessiva media, infine, è di circa 82, un dato più che rispettabile.

Se li confrontiamo con i nostri risulta evidente, come detto, che in questo giochino i numeri non sono tutto, perché tutte le voci sostanzialmente si equivalgono – eccezion fatta, non sarete sorpresi, per la percentuale dalla lunga, la nostra si attesta sul 22,7% di media, e sulla valutazione finale, pari nel nostro caso a 74,5 – pertanto chi volesse capire i motivi effettivi dei sei punti in meno in classifica di Cremona dovrebbe cercare altrove.

Si potrebbe esser tentati di puntare il dito contro lo staff tecnico, dato che il nostro è di altissima qualità, ma sarebbe folle sparare ad alzo zero su Cesare Pancotto – per quanto esonerato, 30 anni di storia parlano per lui e giusto pochi mesi fa è stato votato miglior allenatore dell’anno – oppure sul debuttante e giovanissimo coach Lepore, capace di vincere con Cremona e sbancare Reggio, ovvero di totalizzare in un mese gli stessi punti raccolti da Cesare nei tre mesi precedenti.

Dunque, cosa pensare? In verità, lo studio dei numeri può essere utile solo per capire le caratteristiche dei singoli avversari e provare ad immaginare qualche chiave di lettura della partita.

Andrea Crosariol [foto Maestripieri]
Andrea Crosariol [foto Maestripieri]
Il quintetto base di Cremona è composto da Tu Holloway in regia, Elston Turner guardia – anche se nelle ultime partite spesso è subentrato Fabio Mian nello starting five –  TaShawn Thomas e Paul Harris nel ruolo delle ali, Paul Biligha nel ruolo di centro.

La fama di pericolo pubblico numero uno, credo non possa esserci discussione, è quella che si meritata Holloway, playmaker classe ’89 che realizza 17 di media (31 di high) con un buon 47,4% dalla media ed un superlativo 44,2% dalla lunga.

Anche il 92% dalla lunetta non sembra un dettaglio trascurabile, ci fosse la necessità di far fallo tattico a fine partita. I 4,6 assist ne fanno un regista a 360 gradi, sarà interessante vedere se Esposito si affiderà alla difesa di Moore ed Okereafor oppure si inventerà qualche magia ruotandoci difensivamente anche un mastino come Roberts.

Uno dei compagni di squadra che maggiormente apprezza la regia di Holloway è certamente il centro Biligha, secondo terminale offensivo di Cremona. Paul segna quasi 12 di media, con un significativo 60,2% da sotto ed un sorprendente 66,7% dalla lunga, che però è il frutto di due realizzazioni su tre soli tentativi in tutto un girone di campionato. Sono quasi sei i rimbalzi catturati dal centro di Cremona, su cui Crosariol e soci dovranno lavorare, per così dire, energicamente, sempre senza trascendere ma picchiando come fabbri.

Gli altri 3-4 giocatori che si alternano nel quintetto base non hanno statistiche particolarmente interessanti, l’unico aspetto che quasi mi ha fatto sorridere è vedere che le ali di Cremona tirano meglio da fuori della guardia, sia che si consideri il dato di Turner sia che si prenda in considerazione Mian, segno che, fossimo enologi, diremmo che l’annata delle guardie non è stata delle migliori per molti, non solo per noi. Speriamo nella prossima raccolta di uva, via.

Cremona, come noto, scende a Pistoia dopo la clamorosa vittoria sul campo di Reggio. Un avversario da prendere con le molle, dunque, consapevoli che, in caso di vittoria, al netto della prudenza di circostanza, saremo sostanzialmente salvi. La partita più importante del campionato, dunque, almeno di quelle giocate fino ad ora.

la questione PalaCarrara vista da Cittrè
La questione PalaCarrara vista da Cittrè

Nel frattempo fa piacere salutare Roberto Maltinti nuovamente al timone di comando della società, tutti in piedi per il Presidente.

Piace particolarmente leggere che è stato deciso di mettere in mora il Comune e soprattutto piace da matti leggere che si sta seriamente valutando di non rinnovare la convenzione per la gestione del prossimo anno.

Chissà che Bertinelli, Bartolomei e soci non facciano due conti su quanto costa la gestione ordinaria, ovvero se sanno quantificare quanto il Pistoia Basket paga ogni anno di tasca propria per tenere a norma il PalaCarrara.

Chissà che, nell’attesa di una garanzia non richiedibile da nessun punto di vista, qualcuno a Palazzo di Giano non possa scorgere all’orizzonte un pericolo di ritrovarsi una fatiscente cattedrale nel deserto, in zona Sant’Agostino, Chissà. L’unica certezza è che anche nella capitale della cultura 2017 si voterà a breve, ne vedremo delle belle.

[Luca Cipriani]

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