CASALGUIDI. Ho sempre sospettato che l’incendio che il 4 luglio ha colpito la discarica del Cassero non fosse di natura dolosa.
L’ho pensato e l’ho detto pubblicamente, anche in consiglio comunale.
C’erano troppe cose che, a rigor di logica, non tornavano.
È vero che erano stati trovati dei tagli nella rete di recinzione, ma mi era sembrato illogico che l’attentatore avesse attraversato l’intero corpo della discarica, in pieno giorno, per portarsi praticamente al centro dell’impianto, senza essere notato da nessuno né essere stato ripreso da nessuna telecamera di sorveglianza.
Un eventuale attentatore avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato, con meno rischi per se stesso, in piena notte.
Per questo attendevo con una certa ansia i risultati delle indagini ed anzi, dopo otto mesi, cominciavo ad essere davvero impaziente.
Se i magistrati confermeranno quanto sta emergendo in queste, ore si dimostrerà una pessima gestione dell’impianto, per insipienza o per mala fede.
Come gruppo Serravalle Popolari e Riformisti ci aspettiamo quindi che, in un eventuale procedimento giudiziale, il Comune si costituisca parte civile per risarcire tutti i cittadini del danno subito in occasione dell’incendio.
Non possiamo fingere che nulla sia avvenuto o chiedere genericamente maggiore sicurezza da ora in poi.
Chi ha sbagliato deve pagare.
Federico Gorbi
Capogruppo “Serravalle Popolari e Riformisti”
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