cassero senza pace. «PRESIDENTE FEDI, PERCHÉ TANTO SILENZIO NEL 2014?»

I sigilli alla discarica del Cassero

SERRAVALLE. Nel corso del 2012 a Casalguidi Gianni Manigrasso decise di fare un riepilogo analitico del “caso discarica del Cassero”.

E così, con una notevole sudata e con un grandioso impegno, raccolto un sacco di materiale pubblicato (articoli, interventi, interviste, prese di posizione e altro) stampò circa 5mila copie di “notizie ecologiche”.

Ora è chiaro che non si deve mai svegliare il can che dorme: e così Manigrasso ricevette ben presto una sonora querela (le querele sono sempre sonore: sono come uno squillo di tromba di avvertimento) per la quale sappiamo che è stato rinviato a giudizio e dovrà rispondere prossimamente su questi schermi e di preciso nel corso del prossimo aprile.

Il reato ascrittogli – se iamo ben informati – sarebbe quello della diffamazione a mezzo stampa etc. etc. annessi e connessi.

Era il 2012; gli animi erano, allora, come i dog, hot = caldi. Forse roventi. E probabilmente anche per altri motivi. Uno dei quali potrebbe essere quello che vi proponiamo qui di séguito e senza colpo ferire: una sentenza del Gip, Patrizia Martucci, che ci fa vedere, con estrema chiarezza e lucidità, cosa stava accadendo, come dice il Vangelo, in illo tempore, con indagini e quant’altro partite da prima del 2011 e terminate con la decisione del 9 gennaio 2014, poco più di tre anni fa.

Dante direbbe “parole non v’appulcro”, non aggiungo parole: quelle della dottoressa Martucci sono già eloquenti di per sé.

Se mai una domanda; e tutta sul Sindaco Mungai e la sua Giunta serravallina che sta tornando all’assalto per rigovernare altri 5 anni all’ombra della torre di Castruccio.

E la domanda è, per i cittadini di Serravalle, questa che segue: come fidarsi di un Sindaco che continua a far finta di niente sulla discarica dopo questa botta sul collo di Fedi e, nell’estate scorsa, il famoso incendio del Cassero? E ora perfino alla luce del sequestro della discarica stessa.

O anche questo nostro intervento è – pur legato a fatti certi e a documenti di Tribunale – degno di essere perseguitato per impedire che il popolo e i lettori sappiano la verità celata dietro lunghi silenzi?

La sentenza Martucci è fin troppo eloquente. Perciò, elettori di Serravalle, comprate in farmacia Memoserina e Acutil Fosforo per quando andrete a votare prima di giugno. Sarà meglio per tutti.

Ed ecco il testo promesso:

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Pistoia Dott. Patrizia Martucci ha pronunciato la seguente,

SENTENZA

tenuta in Camera di Consiglio ai sensi dell’art. 129 C.P.P.

CONTRO

FEDI ALFIO, n. Pistoia il 02.09.1948 e residente a Quarrata (PT) Via Bocca di Gora e Tinaia, 98

IMPUTATO

Cassero. Il Presidente Alfio Fedi

A) Della contravvenzione di cui all’art. 29 quattordicies, comma 2, D.Ls 128/2010, perché, Presidente del Consiglio di Amministrazione della ditta “Pistoiambiente srl” con sede in Serravalle Pistoiese, nell’esercizio dell’attività di gestione dell’Impianto di discarica denominato “Fosso del Cassero”, non osservava le prescrizione dell’autorizzazione Integrata ambientale (Aia – d.r.) rilasciato con atto SUAP Comune di Serravalle Pistoiese n. 35 dell’11/7/2007 e ordinanza della Provincia di Pistoia n. 1350 del 20/7/2007. In particolare: era assente la cartellonistica che identifica le celle di coltivazione del lotto 3/C ed era parziale la cartellonistica del lotto 9; non era uniformemente realizzata la copertura giornaliera dei rifiuti messi a dimora in discarica; non era stata attuata la procedura di accettazione del rifiuto in discarica; nel registro di marcia non erano annotate le attività di manutenzione ordinaria effettuate sull’Impianto; era assente il registro delle analisi; era assente il report relativo alle annotazioni degli spurghi relativi ai piezometri; non sono state registrate le verifiche previste dal PMSeC nei periodi dal 26/2/2011 al 14/3/2011 e dal 13/8/2011 al 9/9/2011.
In Serravalle Pistoiese, in data 14/11/2011 (data termine accertamenti)

La sentenza

B) Della contravvenzione di cui agli artt. 208 e 256, comma 1 lettera a), D.Lgs 152/2006, perché, Presidente del Consiglio di Amministrazione della ditta “Pistoiambiente srl” con sede in Serravalle Pistoiese, nell’esercizio dell’attività di gestione dell’Impianto di discarica denominato “Fosso del Cassero”, senza autorizzazione sulla piazzola adiacente l’impianto di trattamento di rifiuti liquidi, effettuava lo stoccaggio degli scarrabili contenenti rifiuti solidi non pericolosi classificati con CER 160306.
In Serravalle Pistoiese (PT), in data 14/11/2011 (data termine accertamenti)

MOTIVI DELLA DECISIONE

Va pronunciata nei confronti di Fedi Alfio, sentenza di non doversi procedere per essere la contravvenzione penale allo stesso ascritta estinta per intervenuta oblazione.

Il sigillo del Cassero
Il sigillo del Cassero

E invero l’imputato, in uno all’atto di opposizione al decreto penale di condanna, ha avanzato richiesta di oblazione, trattandosi di fattispecie punita con la pena pecuniaria alla quale è stato ammesso con provvedimento 16/12/2013 di questo giudice.

In data 9.1.2014, l’imputato ha effettuato il pagamento, depositando il modello F23 con prova del versamento della somma fissata e delle spese, determinando così l’insorgenza della fattispecie estintiva ricordata.

Unitamente alla presente pronuncia va disposta la revoca del decreto penale di condanna opposto.

P.Q.M.

Letto e applicato l’art. 129 c.p.p. dichiara non doversi procedere nei confronti di Fedi Alfio in ordine al reato a lui ascritto, perché estinto per intervenuta oblazione.

Revoca il decreto penale di condanna 566/12 del 11.5.2013 emesso dal giudice per le indagini preliminari di questo Tribunale.

Manda alla cancelleria per gli adempimenti di competenza.

Pistoia, 09/01/2014.

Il Giudice
Patrizia Martucci

[Edoardo Bianchini]

Vedi: La sentenza Martucci

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4 thoughts on “cassero senza pace. «PRESIDENTE FEDI, PERCHÉ TANTO SILENZIO NEL 2014?»

  1. Basta questo per farla chiudere! È sempre stata gestita male! È per di più tutti zitti, a quel che sembra!

  2. Scusate. Ma se Manigrasso è rinviato a giudizio come si legge qua, Fratelli d’Italia lo candida e gli ha messo il partito in mano?
    si comportano come il pd che ha candidato Bertinelli, Mazzanti e Mungai, che hanno tutti a che fare con problemi giudiziari, a quanto sembra?
    Non si lamentino come fanno!

  3. Oggi per essere qualcuno e far politica bisogna che tu abbia a fare con la politica sennò non ti prendono in considerazione
    E bisogna essere abili a fare tesseramenti fantasma.
    La gente onesta a casa,

  4. Comunque al di là di Manigrasso la cosa è grave
    Il sindaco dopo essere andato a braccetto con Pistoiambiente ha il coraggio di ricandidarsi?

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