pistoia. IL SERVIZIO “AIUTODONNA” OSPITA ADELE DOLCI

Violenza sulle donne

PISTOIA. Nel mese che celebra la festa delle donne e nella ricorrenza degli undici anni di attività del centro antiviolenza Aiutodonna, è stato organizzato un evento.

Sabato 18 marzo, alle 17, nella saletta dell’Ufficio Cultura in via Sant’Andrea 16 sarà presentato, alla presenza dell’autrice, il libro di Adele Dolci “Non mi fai più paura” (Nuovadimensione, 2016).

Intervengono Donatella Giovannetti, responsabile del Centro antiviolenza Aiutodonna del Comune di Pistoia e Elisabetta Pini, psicologa e Psicoterapeuta di Aiutodonna.

Sarà presente il vicesindaco Daniela Belliti.

Al termine dell’evento è previsto un momento conviviale per tutti i partecipanti

L’autrice è una professionista, madre di un figlio, ha vissuto una relazione inizialmente felice per poi ritrovarsi  accanto un uomo violento che la minacciava e metteva a rischio la sua esistenza. Così, dopo anni di terrore e controversie legali, ha deciso di raccontare  la sua esperienza sotto pseudonimo.

Una delle psicologhe di Aiutodonna ha offerto il proprio contributo professionale alla stesura dell’appendice del libro stesso.

Da questo “sodalizio” nasce l’idea della serata.

Il servizio Aiutodonna della Società della salute pistoiese, gestito in collaborazione con l’Associazione Synthesis, fornisce una prima accoglienza telefonica e attraverso colloqui, assistenza psicologica, sociale e legale.

È rivolto  ai residenti negli undici comuni dell’area pistoiese (Pistoia, Serravalle, Marliana, Sambuca, Quarrata, Montale, Agliana, Abetone, Piteglio, San Marcello Pistoiese e Cutigliano) che hanno subito o subiscono violenze, maltrattamenti fisici, psicologici, economici, sessuali e stalking.

Aiutodonna mira, inoltre, a sensibilizzare l’intera comunità su tale fenomeno che minaccia quotidianamente l’integrità e la salute delle donne e dei figli minorenni vittime di violenza diretta e/o assistita. A tal fine attua dei percorsi di formazione e di prevenzione, ad esempio negli istituti scolastici, cercando di incidere sul cambiamento culturale, delle nuove generazioni, contro la disparità e la discriminazione di genere.

I dati raccolti nel 2016. Durante lo scorso anno Aiutodonna ha ricevuto 89 richieste di aiuto. Di queste ben 78 sono di donne non conosciute in precedenza mentre le restanti 11 avevano già avuto un contatto.

Dei 78 nuovi accessi  72 hanno fatto richiesta di sostegno psicologico.

In linea con i dati nazionali abbiamo avuto un incremento delle giovani donne, nella fascia 18-25 anni, che attualmente rappresentano il 15% del totale.

I dati raccolti dall’inizio dell’attività. Dal momento della sua attivazione, nel 2006, fino al 31 gennaio 2016, Aiutodonna ha ricevuto 745 richieste di aiuto.

L’assistenza sociale è la fonte principale (30,05%) dalla quale vengono a conoscenza di Aiutodonna e il sostegno psicologico è l’aiuto più richiesto (75,59%). I maltrattamenti rilevati nel corso nel primo contatto telefonico sono anzitutto di tipo psicologico (87,56%) e fisico (72,54%).

Il maltrattante ha generalmente tra i 35 e i 45 anni (15,73%), anche se una parte consistente si colloca nella fascia tra i 46 e i 59 anni (11,03%); è di nazionalità italiana (66,43%), residente nel comune di Pistoia (25.12%) e sposato con la vittima (44,13%). Il 40,38% rientra fra gli “insospettabili”, mentre il 16,9% tra gli alcolisti.

Come funziona Aiutodonna. Per accedere ai servizi è prevista una prima accoglienza telefonica, gestita con l’ausilio di volontarie appositamente formate, che operano alla presenza della coordinatrice (psicologa e psicoterapeuta) e hanno il compito di ascoltare attivamente le donne ed effettuare una prima rilevazione della gravità della situazione e dei livelli di rischio.

A seconda delle circostanze, vengono proposti colloqui di ascolto di supporto psicologico con psicologhe psicoterapeute specializzate nel trattare il tema del maltrattamento. Queste ultime valutano approfonditamente la situazione e progettano con la donna e, se necessario, con il supporto dei servizi sociali un percorso di uscita dalla condizione di violenza (possono risultare necessarie consulenze sociali, legali o ginecologiche, inserimenti in Case-rifugio, sostegno ai figli vittime di violenza assistita, orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa). Tali servizi sono gratuiti per la donna.

Aiutodonna collabora con il servizio sociale territoriale, le Forze dell’ordine e la Polizia municipale, i servizi sanitari, lo sportello donna Cgil per la consulenza legale, gli altri sportelli delle confederazioni sindacali Cisl e Uil e gli altri centri antiviolenza in Toscana e in Italia.

L’organizzazione è collegata al numero verde nazionale 1522 contro la violenza sulle donne e ha aderito alla rilevazione dell’Osservatorio Regionale dei dati sul fenomeno.

Il servizio garantisce la tutela della privacy e l’anonimato, ad eccezione dei casi in cui la legge prevede l’obbligo di segnalazione.

Il centro Aiutodonna è attivo lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e martedì dalle 15 alle 17:30.

Per contattare il servizio, telefonare al numero 0573/21175. Per informazioni scrivere all’indirizzo email aiutodonna@comune.pistoia.it.

[daniele – comune pistoia]

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