MONTAGNA. UNA SANITÀ CHE UMILIA NON L’ABETONE, MA TUTTA LA GENTE DIMENTICATA DELL’APPENNINO

Il Sindaco di Abetone
Il Sindaco di Abetone

ABETONE-MONTAGNA. Leggiamo in cronaca che azzurro della nazionale di sci, è caduto sulle piste di Abetone e, come tutti i disgraziati cittadini della Montagna, ha impiegato più di due ore per raggiungere il San Jacopo di Pistoia, bypassando il fu Ospedale di San Marcello per mancanza di personale.

Si potrebbe tranquillamente dire che è un accadimento normale, se non fosse per il risentito commento del Sindaco di Abetone Danti, dinnanzi a sì grave iattura “solamente” per il buon nome del comprensorio sciistico.

Il Danti è quel Signor Sindaco che vorrebbe andarsene in Emilia Romagna dopo avere succhiato milioni di euro dalla Regione Toscana per l’impiantistica ed altro ancora.

Il Danti è anche quel Sindaco che sta usando, non si sa bene come e perché, i cannoni da neve gentilmente offerti dalla ex Comunità Montana Appennino Pistoiese. Non solo cannoni.

Il Sig. Danti è anche quel Sindaco, fra i suoi colleghi Sindaci, che così bene ha operato per il mantenimento e il potenziamento del fu Ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello, dove un semplice trauma, quale quello del Razzoli e di tanti anonimi sciatori che non vantano così preclaro nome, poteva e doveva essere diagnosticato e curato solo che ci fosse stato un apparato medico e tecnico funzionante.

Non per il decoro e il nome di Abetone e contorno, ma semplicemente per gli abitanti della Montagna tutta.

Ogni ulteriore commento ci sembra superfluo: con una buona tessera di Matteo Renzi in mano, si vocifera, il Sindaco Danti si ripresenterà all’elettorato per un altro mandato e nel suo programma elettorale scriverà che, se rieletto, continuerà a piagnucolare solo e soltanto per “razzolare” pubblico denaro per i suoi/nostri impianti.

Il Razzoli, lo sciatore azzurro, nel frattempo, serberà un gradito ricordo del suo soggiorno sulla Montagna pistoiese: specialmente sotto l’aspetto dell’offerta ospedaliera.

Es e qualcuno vorrà sghignazzare sulla vicenda, sbaglia: questa, purtroppo, è una partita che si gioca “col morto”.

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2 thoughts on “MONTAGNA. UNA SANITÀ CHE UMILIA NON L’ABETONE, MA TUTTA LA GENTE DIMENTICATA DELL’APPENNINO

  1. La partita si gioca con il morto, ma il morto è già tra noi: il territorio che va da Ponte alla Calcaiola fino a La Consuma (poco prima di Abetone).

  2. Ho partecipato a tutte le manifestazioni pro Ospedale Pacini, a San Marcello e altrove.
    Ci ha sempre confortato la presenza e la solidarieta’ di cittadini e sindaci di comuni lontani (Elba Garfagnana, Lunigiana, Casentino) accomunati dalla medesima ribellione verso scelte scellerate di amministratori miopi-
    Mai visto un solo abetonaro (dispregiativo di abetonese) ne’ con fascia tricolore ne’ senza.

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