SERRAVALLE. Cari cittadini di Serravalle Pistoiese, i dirigenti di Pistoiambiente hanno chiesto il dissequestro dell’impianto del Cassero, ma il tribunale del riesame ha respinto l’istanza dei loro legali, rilevando pesanti irregolarità di gestione.
Anche se non è stata accertata la causa dell’incendio, viene però confermata la presenza in discarica di diversi tipi di rifiuti di cui i gestori hanno accettato la generica caratterizzazione omettendo di svolgere ulteriori controlli, come invece avrebbero dovuto compiere.
Dal 2013 al 2016 sono state qui conferite 30.681 tonnellate di rifiuti misti (circa il 27,2 per cento del materiale conferito) non accompagnati di volta in volta dalla descrizione analitica delle loro caratteristiche, bensì dalla sola prova di laboratorio effettuata annualmente dal produttore. In questo lasso di tempo sono quindi finiti nell’impianto materiali provenienti da precedente lavorazione di altri rifiuti, estremamente variegati tra loro, di cui non si conosce e non può conoscersi l’esatta composizione.
Non è dato sapere, dunque, se vi siano stati rifiuti pericolosi o meno e quale sia stato il loro successivo trattamento. Tutto ciò avveniva all’insaputa dei cittadini, mentre l’amministrazione comunale – fidandosi ciecamente del gestore e degli enti di controllo preposti e respingendo sempre la proposta dell’opposizione di ulteriori analisi da affidare a laboratori privati accreditati – organizzava per le famiglie gite e scampagnate “salutari” nelle vicinanze del Cassero; si vantava di un comitato di controllo fantasma che non è servito mai a niente, se non come paravento per il comune; appoggiava la richiesta da parte di Pistoiambiente di innalzare i parametri doc e toc al fine di accogliere in discarica rifiuti ancor più nocivi; nascondeva alla popolazione che l’impianto è autorizzato ad accogliere rifiuti speciali anche pericolosi; approvava l’organizzazione di manifestazioni musicali per festeggiare la sua presenza nel nostro territorio comunale; non si preoccupava di chiedere all’azienda il fondo di garanzia destinato alla bonifica dopo la chiusura; avallava fin da subito l’ipotesi del dolo avanzata dal gestore riguardo all’incendio.
Cari cittadini di Serravalle, vi sembra che questa giunta abbia avuto a cuore il bene della collettività? Che abbia agito responsabilmente difendendo i suoi interessi e tutelando la sua salute e la sua sicurezza?
O vi sembra piuttosto che abbia agito nell’interesse di Pistoiambiente? Come si comporterà adesso con l’azienda? E dove troverà 760mila euro per far quadrare il bilancio, visto che per le entrate ha sempre fatto incauto affidamento sui proventi della discarica?
Noi pensiamo che occorra dire basta. È arrivato il tempo di cambiare il modo di amministrare questo comune, che si merita davvero molto di più.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An