PISTOIA. Il 16 giugno scorso sulla stampa è apparso un comunicato del Comune di Pistoia contenente il rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2013.
Dopo averlo letto sono rimasto stupefatto perché si tratta di una rendicontazione che contiene soltanto numeri politici da propaganda che nulla hanno a che vedere con le cifre reali che sono molto diverse e che gettano densissime ombre sul tenuta futura del bilancio del comune.
Voglio fare un solo esempio: il consuntivo si chiude con un disavanzo di 2,1 milioni. L’amministrazione afferma che si tratta di una sorta di disavanzo inevitabile. Io invece voglio solo osservare per il momento quanto segue. Nel 2011 il totale di entrata corrente depurata di abitazione principale e Tares è stato di 79.198.134 Euro, nel 2012 di 79.991.656 Euro, nel 2013 di 84.879.218 Euro, vale a dire 4.881.562 Euro in più del 2011.
Ciò significa che nonostante il forte incremento di entrate dovuto anche al consistente innalzamento delle tasse (es. nel 2012 l’aliquota Irpef è stata portata da 0,5 a 0,8) il bilancio chiude in perdita.
È evidentissimo che, come già avveniva nel secondo mandato Berti, il bilancio del comune di Pistoia ha enormi problemi strutturali e presenta criticità e sofferenza finanziaria indiscutibili.
La politica, la città vuole iniziare a parlarne seriamente? Oppure ci si vuole abbandonare alla rassegnazione? Io sono perché a Pistoia le cose cambino, perché Pistoia si merita un futuro.
[*] – Membro Assemblea Nazionale Pd
