PISTOIA. Alcuni residenti del comparto Sala ci scrivono per lamentare l’endemico degrado del centro e colgono l’occasione per ironizzare sul tema della quinta edizione di “Leggere la città”, intitolata “cultura e comunità”.
In particolare, il riferimento è rivolto a una delle iniziative programmate nei giorni scorsi nell’ambito della manifestazione: “Bizzarri paesaggi nei vicoli della città. I bambini, insieme ai loro genitori, sono accompagnati nell’esplorazione di piazze, vie, monumenti e palazzi di Pistoia”.
L’iniziativa, stando alla provocazione dei nostri lettori, andrebbe organizzata in piazzetta Romana di mattina, e in via della Nave, sdrucciolo dei Cipollini, vicolo dei Fuggiti e via Castel Cellesi.
In tal modo i bambini potrebbero «rendersi conto di quello che l’amministrazione comunale sta facendo per distruggere questo antichissimo centro storico e, nel contempo, imparare come sia lecito gozzovigliare a piacimento in barba a qualsiasi regola di buona educazione e decoro. Il tutto nella totale e assoluta mancanza di controlli e applicazione degli stessi regolamenti comunali».
Sistematicamente, in ogni caso, da palazzo di Giano nessuno risponde alle sollecitazioni e lamentele dei residenti delle “zone calde” della città storica, che continuano a trovarsi, in compagnia dei commercianti, in balia di ubriachi, facinorosi e piscioni liberi di danneggiare impunemente e indisturbati il patrimonio pubblico e le pertinenze private.
Solo nell’ultima settimana, giusto per fare un riferimento alle dimensioni del fenomeno, sono stati appiccati durante la notte tre incendi. Uno dei quali, ad un cantiere edile della Edilasfalti sul retro del Battistero, ha distrutto una tettoia vincolata dalla Soprintendenza.
Certo, il Soprintendente Valerio Tesi, vista l’esigenza di tutela della struttura, avrebbe anche potuto avere lo scrupolo di far ospitare provvisoriamente il manufatto all’interno del Battistero, per evitare i pericoli e i danneggiamenti che hanno invece rovinato la tettoia lignea. Ma figuriamoci, se in tema di patrimonio si pensa di fare affidamento su Valerio Tesi, campa cavallo …
Abbiamo infine già fatto esplicito riferimento al fantomatico patto per la sicurezza tra Prefetto e Sindaco (vedi: Pistoia sicura. Firmato l’accordo Sindaco-Prefetto). Un’intesa su contrasto del degrado, controllo del territorio, abusivismo commerciale, sicurezza, disagio giovanile, esercizi pubblici ed eventi, che prevedeva rapporti di monitoraggio e verifiche.
Brutalmente, l’unico elemento che siamo riusciti cogliere da questo esempio perfetto di autoreferenzialità della pubblica amministrazione, visti anche e soprattutto gli esiti, è la necessità di abolire le prefetture: un’idea certamente non nuova ma utile se non altro a disboscare le tonnellate di slogan e retorica che accompagnano la distruzione della qualità della vita di una buona parte di residenti e fruitori del centro storico.
[Lorenzo Cristofani]
Vedi anche:
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