PISTOIA. A Pistoia i parcheggi scompaiono, oppure qualcuno minaccia di farli scomparire.
Le multe, con annessa ribellione dei vigili urbani, vengono utilizzate come tassa occulta, come entrata alternativa per rimpinguare le casse comunali.
E stendiamo un velo pietoso sulla questione dei dissuasori di velocità di cui la città è piena fino all’orlo. Anche se, in realtà, tale velo pietoso lo abbiamo alzato noi, mostrando come la Cassazione, con alcune sue sentenze, si sia mossa nella direzione contraria rispetto a quella in cui si muove quest’amministrazione.
E si tratta di un’amministrazione comunale di sinistra, che della difesa dei più deboli dovrebbe fare il proprio cavallo di battaglia. Oppure Renzi ha rottamato anche antichi valori su cui si sono combattute le fazioni politiche fino a ieri?
No, probabilmente non è neanche responsabilità sua, avendo egli solo seguito la sciagurata scia dei tassaioli venuti prima di lui, e tutti con la spilla del suo partito appuntata sul petto, gonfi come pavoni, felici e orgogliosi di distruggere ricchezza seguendo le direttive di mamma Europa. Perché questo è ciò che è accaduto dal 2011 ad oggi.
È evidente che, nel suo piccolo, un’amministrazione comunale si comporterà nel solito esatto modo dei governanti, disponendo di mezzi qualitativamente diversi ma che raggiungono il solito risultato: spennare l’ignobile suddito.
Nella Capitale della Cultura, però, il Comune fa eccezione, trattando coi guanti, una minuscola zona composta dalla sola Via di Bigiano e Castel Bovani, nella quale venne cambiato il senso di marcia rendendola inutilizzabile, bloccando il traffico dell’intera città ma facendo felici i quattro gatti che vi abitano.
Vista la non-affluenza di macchine, gli abitanti di tale strada avviarono ad utilizzarla come parcheggio privato, occupando metà strada coi loro veicoli in sosta.
E non capiamo perché i disgraziati che parcheggiano nei pressi dell’ospedale San Jacopo, ma non nell’apposito parcheggio, pur non intralciando nessuno, debbano essere ricoperti di multe, mentre i privilegiati di Via di Bigiano possano con non curanza fare ciò che vogliono della loro strada.
Non si tratta di benaltrismo, bensì di oggettive contraddizioni. Ma, sentite un po’, tutto questo cesserà d’avvenire perché all’inizio di tale via sono stati iniziati i lavori per la costruzione di un parcheggio che conterrà sette posti-macchina.
Un minuscolo parcheggio che, evidentemente, servirà solo ai residenti, essendo quella una zona composta di sole abitazioni private. E questo parcheggio, è ovvio, verrà costruito a spese dell’intera città, e ne usufruirà solo una piccola fetta di quest’ultima.
Sarebbe interessante conoscere la posizione del sindaco Bertinelli, ma a patto che ciò avvenga tramite risposta scritta: la solita ora e mezzo di monologo non riusciremmo a reggerla.
[Lorenzo Zuppini]