wonderland italy. «NON DICEVA BUGIE NEMMENO DA BAMBINO»

La ridicola decrescita del nostro Pil negli ultimi 9 anni

IN ITALIA le armi di distrazione di massa abbondano: da due giorni non si sente altro che la menata di Renzi che parla col babbo. Una bella sceneggiata per gonzi. E per non discutere mai di cose serie, di cose concrete. Di cose come il Pil o come il Jobs Act.

MA CHE BEL PIL!

L’economia italiana assomigia sempre di più ad un razzo di Kim (mister Corea del Nord). Non decolla e se decolla lo fa coi retrorazzi accesi. Martedì è stato pubblicato il preliminare italiano e dell’area Ue:

  • Pil italiano tendenziale (annuale riferito al primo trimestre 2017): +0,8% rispetto a + 1% precedente
  • Pil area Ue tendenziale (annuale riferito al primo trimestre 2017): +1,7 come rilevazione precedente
  • Pil italiano trimestrale (1* trimestre): +0,2% come rilevazione precedente
  • Pil area Ue trimestrale (1° trimestre): +0,5% come rilevazione precedente

Potete notare che, come sempre, la nostra economia cresce meno della metà rispetto alla media Ue e praticamente solo la Francia ha una performance così bassa.

Ma naturalmente è molto più importante sapere che, secondo la nonna di Renzi, il signor Tiziano non ha mai detto bugie nemmeno da bambino.

R.I.P. JOBS ACT

I travolgenti effetti del Job Act: 69% di nuovi contratti sono a tempo determinato

Altra notizia di cui non si rinvengono tracce sui formidabili giornali italiani (ma su Bloomberg sì): l’ultimo trimestre del 2016 si chiude con il record di contratti attivati a tempo determinato.

Domanda: ma il Jobs Act non doveva servire a stabilizzare i rapporti di lavoro precari? Ma ora ci terrei proprio a sapere che ha detto la bisnonna della bis cugina di Renzi sul suo babbo…

[Massimo Scalas]

[Fonti: Ministero del lavoro, Bloomberg]

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