CARMIGNANO. Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle nei giorni scorsi ha presentato una mozione per chiedere l’approvazione della proposta di legge Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. Il testo è stato presentato già dai consiglieri del Movimento 5 Stelle in altri comuni.
“È fondamentale far capire come il proibizionismo crea un giro d’affari incredibile gestito dalle mafie. Non è un invito all’uso — si legge in un comunicato — ma una questione da affrontare a viso aperto. Ha molte implicazioni come quella di liberare le forze dell’ordine da un lavoro che alla fine non porta a niente, liberare i tribunali da procedimenti che ingolfano, togliere la tentazione di usare i profughi migranti come spacciatori, recuperare fiscalmente delle somme importanti per le casse dello stato”.
“L’alternativa – continua la nota – è quella di fare i benpensanti e far finta che soprattutto tra i giovani, magari anche nelle proprie famiglie, non girino le cosiddette canne. Poi ci sono risultati importanti ottenuti negli stati dove è avvenuta la legalizzazione”.
“Quindi – concludono i pentastellati — una mozione per riflettere, per dare un segnale, senza esprimere opinioni etiche o morali”.
“La nostra è solo una sollecitazione su una legge che d’accordo fra tanti partiti può passare ed è rimasta lì in Parlamento in attesa di essere votata. Ma – spiega Andrea Bassini del M5S Carmignano — vista la complessità della cosa prima affronteremo il dibattito nella sede giusta, la sala consiliare, poi eventualmente faremo un comunicato su quelle che sono le vere motivazioni e sull’inutilità di nascondere dietro un falso perbenismo la testa sotto la sabbia”.
Questo il testo:
Oggetto: sollecito approvazione proposta di legge “Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati”
PREMESSO CHE
le legislazioni repressive finalizzate al contrasto della diffusione e del consumo personale di sostanze proibite, prescindendo da qualunque valutazione sulla diversa pericolosità sociale e sanitaria delle droghe, non ha arginato l’influenza economica e politica delle organizzazioni criminali che controllano la produzione delle materie prime e nei paesi consumatori non ha ridotto i profitti dei trasformatori e degli intermediari, né arginato la diffusione delle droghe;
RICORDATO CHE
in Italia nel 1993, è stato approvato un referendum popolare abrogativo che ha mitigato l’impianto sanzionatorio introdotto dalla legge 26 giugno 1990, n. 162 e nel 2014, la sentenza della Corte Costituzionale 32/2014, dichiarando l’illegittimità costituzionale degli artt. 4-bis e 4-vicies ter, del decreto legge 30 dicembre 2005, n.272, ha cancellato l’equiparazione tra le cosiddette droghe leggere, quali l’hashish e la marijuana e quelle pesanti, come l’eroina, e in genere gli oppiacei, la cocaina, le anfetamine e gli allucinogeni;
CONSIDERATO CHE
l’adozione di un modello di repressione indifferenziata, che proibisce allo stesso modo tutte le sostanze e punisce in modo analogo o identico tutti i consumatori, ha accresciuto in modo straordinario i costi e quindi aggravato l’inefficienza delle legislazioni proibizioniste;
RICORDATO CHE
la Direzione Nazionale Antimafia, nella sua ultima Relazione annuale, ha denunciato apertamente, a proposito dell’azione di contrasto alla diffusione dei derivati della cannabis, “il totale fallimentodell’azione repressiva” e “la letterale impossibilità di aumentare gli sforzi per reprimere meglio e di più la diffusione dei cannabinoidi”;
CONSIDERATO CHE
questo approccio pragmatico, prima di ogni altra valutazione teorica o di principio sulla natura, i fini o i limiti delle legislazioni proibizioniste, è stato alla base della modifica della legislazione sulle droghe leggere proprio nel Paese che è stato proibizionista, gli Usa, dove cresce rapidamente il numero degli Stati che hanno legalizzato la produzione e la vendita della marijuana per uso ricreativo. Colorado,Washington, Oregon e Alaska e il distretto di Columbia segnano una tendenza che è destinata a consolidarsi;
PRESO ATTO CHE
l’opzione antiproibizionista sulla marijuana non è più semplicemente un’idea, ma è diventata una concreta opzione di governo, con una dimostrabile efficienza sul piano fiscale e effetti positivi sul piano sociale e sanitario e del contrasto alle organizzazioni criminali;
CONSIDERATO CHE
le diverse stime sulla diffusione della cannabis in Italia e sul valore del relativo mercato illegale chiariscono che si tratta di un fenomeno dalle dimensioni socialmente e economicamente imponenti;
VALUTATO CHE
la legalizzazione della cannabis in Italia, oltre a consentire un risparmio dei costi legati alla repressione penale del fenomeno, e a riassorbire buona parte dei profitti criminali del mercato nero, genererebbe un gettito fiscale assolutamente consistente e parte di queste risorse potrebbero essere destinate a interventi di natura preventiva e riabilitativa rivolti ai consumatori di droghe e tossicodipendenti;
RICORDATO CHE
proprio l’esperienza degli Stati che hanno regolamentato in forma legale il mercato della marijuana dimostra che il numero dei consumatori non è affatto cresciuto, né è aumentato l’impatto sociale e sanitario direttamente o indirettamente connesso al consumo;
VISTO
la proposta di legge “Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati” promossa per iniziativa dell’lntergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis, cui hanno aderito oltre cento parlamentari di quasi tutti i gruppi politici e che, partendo da alcuni dei testi già depositati sul tema in questa legislatura alla Camera e al Senato (C. 972-Gozi, C. 1802-Scalfarotto, C. 2015- Civati, C. 2611-Ferraresi, C. 2982-Farina, S. 701- Barani, S. 1340-Manconi, S. 1811-Buemi), ha prodotto il testo della legge che ha raccolto 220 firmatari alla Camera e 70 in Senato;
questa proposta di legge rappresenti la migliore sintesi di tutte le proposte emerse negli ultimi tempi;
INVITA IL SINDACO
a trasmettere la presente mozione al Parlamento richiedendo un sollecito ed approfondito esame e conseguente approvazione della proposta di legge “Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati” elaborata dall’lntergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis.
[movimento cinque stelle carmignano]