MONTALE-AGLIANA. Il comitato antinceneritorista convoca una conferenza stampa nella quale segnala gravi irregolarità e lancia un appello di voto responsabile agli elettori.
Questo il testo del comunicato:
Il Comitato denuncia che l’inceneritore di Montale – ora di proprietà dell’azienda del ciclo integrato dei rifiuti Alia – è sottoposto a una procedura di infrazione presso Ispra (Istituto per la Protezione e Ricerche sull’Ambiente), relativa alla certificazione ambientale Emas duramente contestata da Arpat.
Il giorno 31 scorso, il Comitato ha dunque esercitato una apposita diffida al Ministero dell’Ambiente e del Mare per le gravi criticità gestionali espresse dagli organi di controllo e anche dall’Ordine dei Medici di Pistoia sulla pericolosità dell’impianto di via Tobagi.
Le imminenti elezioni amministrative costituiscono per la cittadinanza il momento utile per esprimere democraticamente l’opinione in merito alla fallimentare gestione dei rifiuti regionale, assicurata dai governi delle amministrazioni “democratiche” in quaranta anni di fumi inquinanti, discariche e polveri fini.
Al netto delle inchieste penali che affiorano in metà Toscana a causa di truffe e ruberie, abituali nel sistema della gestione dei rifiuti dell’Ato centro (ex Quadrifoglio) e dell’Ato sud (Sie), giova precisare che sullo sversamento di diossine del 2007 i sindaci hanno finalmente “gettato la maschera”: dopo sentenze di Tribunali, oggi ufficialmente anche l’Agenzia Regionale Arpat ha riconosciuto le vere cause delle emissioni di diossine nella gestione non conforme dell’impianto.
Non furono cioè i carboni attivi, come sfacciatamente sostenuto dai Sindaci dei Comuni proprietari in 9 anni di menzogne! Il Comitato, invita dunque a diffidare da chi, in questi anni non ha avuto la capacità di indirizzare il ciclo dei rifiuti urbani verso quell’economia circolare di cui tutti si “sciacquano la bocca” nei ricorrenti meeting e tavole rotonde su mercati e filiere delle materie prime seconde e innovazione.
Molti degli amministratori che oggi chiedono il voto non sono stati in grado di tutelare la salute, come dimostrano i continui malfunzionamenti certificati dagli organi di controllo, né di attuare la gerarchia stabilita dalle normative europee, nazionali e regionali che danno priorità alla riduzione dei rifiuti e alla minimizzazione di quell’indifferenziato residuo che costituisce la materia prima di discariche e inceneritori.
Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale