aeroporto. TEATRINO IN REGIONE TOSCANA

Alfredo De Girolamo, Presidente del Cispel

FIRENZE. La parodia tra Alfredo De Girolamo e l’Assessora Federica Fratoni (non sapremmo dire chi sia la spalla dell’altro) arriva in un momento critico per Enrico Rossi.

Entrambi intervengono con una struggente sceneggiata, sviluppata dalla contrapposizione di “fare” (le infrastrutture dell’aera metropolitana, con al centro l’inceneritore di Case Passerini) e le pesanti eccezioni che sono state scritte nei tavoli di concertazione tecnica, da noi ampiamente pubbliate.

Nella sintesi del meta-linguaggio è chiara l’esortazione (con diffida ad adempiere) ai dirigenti dei servizi tecnici: “…svegliatevi. Basta con le chiacchere. Chi deve firmare, firmi!” sembra dire De Girolamo, subito rincalzato dalla Fratoni in una falsa contrapposizione di ruoli, solo apparente, ma inquietante per i “non-zitani”.

Federica Fratoni

La scenetta sarebbe pittoresca se non presentasse un amaro retroscena farcito di incompetenze, contraddizioni, reticenze, omissioni, analisi superficiali e sperperi di denaro, tutti fatti sulle spalle dei cittadini. Cispel sa bene, come lo sa l’Assessora (e anche il Nardella), che le procedure autorizzative sono pregiudicate da una serie di “ni” che, in burocratese, vogliono dire “no”.

Eppure è di questi giorni un mirabolante annuncio del mayor – anche noto come il violinista più renziano del mondo – che, sull’aeroporto e lo stadio è tutto pronto: i soldi sono arrivati e dunque, si aprissero i cantieri. A niente rileva che le autorizzazioni siano “bloccate” sui tavoli delle conferenze dei servizi da pesanti e numerose violazioni tecnico-normative, che nessuno ha il coraggio di risolvere, sottoscrivendo delle autorizzazioni farlocche. I dirigenti dei servizi, sanno bene che in caso di un qualunque minimo incidente – o peggio ancora di disastro aereo – sarebbero fatti alla “griglia” dalle associazioni dei comitati ambientalisti costituiti sotto l’ombrello di Gianfranco Ciulli.

Sembra insomma confermato che nell’area metropolitana, non basta più fare delle semplici predicazioni di indirizzo da restituire in progetti automatici e poi solo da collaudare: anche gli organi di controllo, cominciano a fare le opportune considerazioni “metodologicamente orientate” ai corretti criteri di scientificità e non più utili al solo raggiungimento di un risultato di soddisfazione alla volontà del P[artito] D[ominante].

[Alessandro Romiti]

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