profughi. PANICO NELLE COOP ROSSE

Pistoia. L’ingresso della Coop Incontro

PISTOIA. La posizione del sindaco Tomasi di chiudere Pistoia all’accoglienza dei profughi  ha fatto il paio con la clamorosa “retromarcia” del Bomba sulle politiche d’accoglienza del Pd: prima ha lanciato un appello semplicemente anomalo e inverosimile e poi, pentito, lo ha ritirato.

Il proclama era tanto inverosimile che lo stesso Salvini lo ha copiato, firmato e pubblicato sui social della Lega: “aiutiamoli a casa loro”, diceva il post renziano, che è chiaramente un tentativo allusivo e maldestro di fermare l’emorragia di voti verso l’opposizione al grido di “basta con gli immigrati a ruota libera”.

Un “uno-due” che avrebbe gettato nel panico gli operatori delle cooperative rosse, che sulla emergenza migranti hanno costruito un solido business a 35 € il giorno, garantiti pro capite.

Noi avevamo già trattato l’argomento in una nostra inchiesta che è partita dalla “struttura di accoglienza” di Le Piastre: avevamo messo in luce la situazione di fatto confermata oggi, nientepopodimenoché dall’indefinibile (d’area politica) neo presidente francese Macron: 9 migranti su 10, sono profughi “apparenti” e dunque, solo il 10 % avrebbe diritto alla copertura e accoglienza riservata ai perseguitati politici e per questo meritevoli di essere protetti e assistiti.

Insomma, un venerdì nero (nel senso figurato, ma non solo) per le Cooperative rosse, ma non per i residenti del Nespolo di via Burevecchia sud che hanno avuto sollievo dalla rivoluzionaria decisione del neo sindaco e che, per la prima volta, iniziano a sentire delle risposte logiche, fondate e comprensibili rispetto alle solite altre, trattate sempre a “senso unico” dai capibastone.

Resta da chiedersi se i nespolesi (chi scrive, li conosce bene, avendo trascorso lunghe giornate dell’infanzia al Circolo del Nespolo) avranno capito che il Bertinelli, non era né sciocco, né sbadato.

Era solo “politicamente programmato” in modo da creare i presupposti allo stato di emergenza utile alle esigenze di servizio, soddisfatte poi dalle Coop nel soccorso e assistenza ai profughi.

[Alessandro Romiti]

Print Friendly, PDF & Email