FIRENZE. Dure le proteste del Coordinamento Vas (Vita Ambiente Salute) guidato da Ciulli, per un recente articolo de Il Corriere Fiorentino, che segua altri dello stesso tono, che sembrano avere minimizzato la portata degli effetti del vento sugli aerei che si appresterebbero a volre da Peretola, creando delle pericolose situazioni di criticità della sicurezza.
Ciulli precisa che a causa dello sviluppo ortogonale delle piste “i venti di coda sulla 05/23 diventano trasversi sulla 12/30” e che tale situazione sarebbe tale da costringere (nel futuro di Peretola) tutti gli aerei al dirottamento a causa del vento traverso anche noto come cross wind.
La conseguenza sarebbe il maggior numero di dirottamenti rispetto a quelli attuali con le conseguenza di numerosi disservizi di tempo e consegna del bagaglio, lasciato a terra per motivi di sicurezza!
In questi giorni un dipendente di Nuova Pignone, ha denunciato l’abbandono del bagaglio – insieme a altri 900 passeggeri – in quanto i Comandanti degli aerei hanno deciso di rinunciare al caricamento delle valige, per questioni di maggiore aumento del rischio, indotto dai forti venti che hanno spirato su Peretola.
Ciulli osserva che lo scorso anno, i dirottamenti a causa del vento erano l’1,9% e rientravano ampiamente nella tolleranza, predefinendo un peggioramento nell’assetto del nuovo progetto, come si esplicita bene dalle linee guida di Anac (agenzia nazionale aviazione civile) che vi alleghiamo.
Il comunicato conclude con un’amara considerazione: ai Comitati associati nel sodalizio chiamato Vas viene ingiustamente contestata l’abitudine di voler “intralciare i progetti a prescindere”, mentre i politici e i giornali (organici ai palazzi), sono rassicuranti e omissivi della esatta e completa rassegna delle evidenze che sono portate sui tavoli tecnici, apparendo nelle pubblicazioni una sequela di affermazioni autoreferenziati e che giustificano per supponenza e superficialità quanto non ammesso dalle linee guida sulla sicurezza.
Ciulli osserva e denuncia che i soggetti preposti, non avrebbero ottemperato alle disposizioni del decreto di Via “DCC 0676/2003” nonostante fosse obbligatorio per sicurezza volo: Ministeri e Regione avrebbero fatto finta di non vedere, nonostante ancora oggi queste misure siano obbligatorie per legge.
La questione di Firenze è talmente complessa e anomala che andrebbe studiata a parte: cambiando l’orientamento della pista in 12/30 non ci sono garanzie di risoluzione del problema dei dirottamenti a causa vento e ciò per le determinazioni di Anac e non certo della Associazione Vas.
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[Alessandro Romiti]