don biancalani. QUAL È IL NESSO TRA POLITICHE DELL’ACCOGLIENZA E MINACCE AL SACERDOTE ?

Riccardo Trallori

PISTOIA. La presa di posizione del sindaco di Pistoia era attesa ma molti, nel centrosinistra, hanno dichiarato la propria delusione sul contenuto dell’intervento e sulla mancata presa di posizione contro le critiche mosse da una parte del centrodestra (Lega Nord) sia localmente (capogruppo consiliare della Lega Nord Cinzia Cerdini) che a livello nazionale (Matteo Salvini).

Al sindaco Tomasi risponde il segretario provinciale del Pd Riccardo Trallori:

Caro Sindaco, conoscendoti non avevo dubbi che tu avessi preso le distanze dalle offese abominevoli e incivili rivolte a Don Massimo su Facebook. Devo però svolgere alcune considerazioni rispetto a quanto da te affermato nella tua nota sulla pagina istituzionale.

In primo luogo non colgo il nesso, ma sicuramente è una mancanza di un polveroso funzionario di partito, tra le offese rivolte a Don Biancalani e la necessità di nuove politiche per l’accoglienza.

Io sono stato studente, come molti, di Massimo e spesso — lui potrà confermare — ci siamo trovati su posizioni diverse, quasi sempre lui più a sinistra di me.

Ancora oggi mi trovo a non condividere in toto le sue proposte ma sono contento che dia il suo contributo al dibattito della città, da uomo di fede.

Il post del capogruppo della Lega Nord

Detto questo non concepisco che si intrecci in maniera ambigua e velata le considerazioni e le idee che ciascuno ha sulle politiche dell’accoglienza con le minacce verbali lette da tutti sul profilo di don Biancalani.

In secondo luogo tu parli di clima ostile e provocatorio che può alimentare violenza in città e non solo verbale. Sono d’accordo con te che i toni si debbano abbassare e debbano sempre restare nei confini del dibattito civile e appassionato.

Proprio per questo mi aspettavo, da parte tua, un richiamo chiaro e netto al tuo capogruppo di maggioranza Cerdini della Lega Nord, che da donna delle Istituzioni pistoiesi si è sentita in diritto di elogiare lo squallido e becero post di Matteo Salvini che, come capirai, ha dato il via alla tempesta di insulti sul profilo di don Massimo.

Non soltanto, quindi, un cenno agli insulti che sono stati rivolti a te e alla tua famiglia che chiaramente ripudio e condanno per quello che sono.

La campagna elettorale è stata aspra e spesso ricca di offese gratuite. Te lo dice uno che in un noto video anonimo, comparso a pochi giorni dal voto del secondo turno, è stato associato ad un gerarca nazista ed è stato appellato come mantenuto dalla politica.

Ho preferito il silenzio verso l’autore di quel video, sicuramente non vicino a me o al centrosinistra.

Ma adesso vorrei che la signora Cerdini chiedesse scusa, visto che rappresenta un gruppo significativo in Consiglio Comunale e che ha il dovere di rappresentare le Istituzioni e la città, tutta.

Riccardo Trallori

 

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