FIRENZE.Grandi fioriere con alberi, come indicato dal compagno Ark. Stefano Boeri (fratello di Tito, Ceo di Inps, omen nomen) e approvato dal sindaco violinista Dario.
La giunta di Firenze ha fatto due conti e ha capito bene la correttezza del brocardo “non c’è disgrazia, senza fortuna”, fatti salvi i diversi effetti funzionali dei vasi di terra che, anche con un albero piantato (che non potrà essere centenario e dunque non potrà pesare più che qualche quintale), sono certamente più vulnerabili delle barriere new jersey e spostabili con un mezzo pesante.
Del resto, se il governatore Rossi, non li ha piantati a Sesto F.no per mitigare gli effetti del progettando inceneritore (infatti stoppato dal Tar per questo motivo), il partito potrà provvedervi oggi, in modo diverso e però con la gioia dei vivaisti pistoiesi. Questa volta nessuno a pensato al ricorso alla street art, per meglio giustificare le ingombranti barriere piramidali in cemento che potrebbero eccellentemente limitare gli accessi agli automezzi e proteggere i cittadini inermi.
Lo ha annunciato al termine della sessione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, l’Assessore ai LL. PP. Stefano Gianassi, gonfiando il petto d’orgoglio per una scelta tanto saggia, lungimirante e molto costosa, sopratutto per il lungo termine di manutenzione.
Noi, non la vediamo così: lo “sciroppo islamico” è amaro e non si potrà addolcire con dei fronzoli.
Siamo in guerra; una guerra di civiltà, cercare di attenuarne la natura con gli eufemismi e quindi dissimulando e riducendo i rischi e le misure di garanzia di difesa è una imperdonabile leggerezza.
Chissà se il Comitato provinciale riunito dal Prefetto era unanime nella scelta o se la proposta arborea ha trovato dei competenti contrari, anche e non solo per i costi di manutenzione di tanti impianti – sono stimati almeno 2000 per la sola Firenze – cioè “vasche di terra con alberi”, che saranno pagate con le risorse comunali e non con le casse del Pd.
L’operazione “addolcita” adottata dal musicante Nardella, non premierà tanto la sicurezza, ma lo stile e la bellezza. Del resto mica siamo in emergenza terrorismo. Firenze, non è mica una delle tre città in cima alla lista delle realtà più esposte alla minaccia di un attentato. Queste, sono solo insinuazioni delle fazioni xenofobe, islamofobe e fassiste!
La classe non è acqua e, a Firenze, la classe viene “prima di tutto”, anche del portafoglio (dei cittadini) e la sicurezza.
[Alessandro Romiti]