azionisti occulti. LA COOP DELLA FINANZA (DENOJANTRI)

 

Inaugurazione Coop Maresca

FIRENZE-PIANA.  La Coop sei tu, chi può darti di più? Recitava un ritornello pubblicitario di qualche anno fa. È vero, proprio vero, purtroppo. Dopo la strage di incauti risparmiatori, caduti nelle spericolate sottoscrizioni azionarie di Banca Etruria, Popolare di Vicenza e altre, sembra che anche il colosso della distribuzione alimentare sia stata troppo prodiga di acquisti di azioni della banca di riferimento delle cooperative rosse e affini, cioè il Mps.

La perdita assomma a 55 milioni di euro, ovvero quasi un terzo dell’intero patrimonio dichiarato in bilancio per 182 milioni: in altre regioni d’Italia, sono già stati portati i libri in Tribunale di alcune catene del gruppo, per i medesimi motivi di sottoscrizione spericolata di quote.

Sulle Coop è ancora aperta una verifica di Bankitalia sulla liceità della raccolta del risparmio che sarebbe disciplinato dalla legge e le direttive Eu in modo ben diverso e che – questo il problema – esporrebbe la clientela alla mancanza completa della tutela assicurata dal Fondo Interbancario di Garanzia costituito ad acta nell’ordinamento, per la difesa del risparmio.

La perdita di 55 milioni sarebbero comunque riconducibile a un acquisto massiccio di azioni di Mps che, non è avvenuta “tutta in un botto” ma in maniera progressiva per – come si potrà intuire – allo scopo di ripristinare le risorse dilapidate nelle note speculazioni finanziarie internazionali, storicamente consolidate, della banca senese e avviate due lustri fa.

I consiglieri pentastellati umbri applicati sulla vicenda

Insomma, i rischi collegati alla sottoscrizione del prestito sociale alla Coop, sarebbero crescenti e l’ultimo bilancio sarebbe davvero preoccupante visto il livello di esposizione a un default di liquidità del gruppo. Infatti, dal Dicembre scorso le azioni dell’istituto senese non sono più negoziabili, ancorché Matteo Renzi avesse annunciato la ritrovata salute di Mps in una dichiarazione resa a Gennaio di questo anno.

La consigliera regionale umbra Maria Grazia Carbonari è attiva sull’argomento e insieme al gruppo regionale umbro del M5stelle (la sede legale della Coop Centro Italia è a Castiglione del Lago in Umbria), chiede un intervento del Ministero per lo Sviluppo Economico, continuando a mettere in guardia i sottoscrittori e soci sui rischi che si assumono nel sottoscrivere il prestito sociale, oggi attestato su di un valore di poco superiore al mezzo milione di euro.

[Alessandro Romiti]

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