SGUEGLIA (FDI-AN): «CONSIGLIERE COTTI VIETA DISTRIBUZIONE VOLANTINI AL LICEO»

Gabriele Sgueglia

PISTOIA. Scrive il consigliere Gabriele Sgueglia in una nota: «Questo pomeriggio ho chiesto di poter intervenire in consiglio comunale per portare a conoscenza di tutta la cittadinanza pistoiese e, a maggior ragione, tutto il consiglio comunale, di un fatto increscioso e preoccupante avvenuto al liceo scientifico Amedeo di Savoia venerdì mattina e che mi è stato riportato da professore, genitori e studenti, sia dello stesso liceo sia di altri istituti scolastici pistoiesi.

Secondo quanto mi è stato riferito, e poi anche confermato da testimoni oculari, la consigliere Cotti, che al liceo scientifico svolge il ruolo di insegnante, ha ordinato a degli studenti che stavano distribuendo dei volantini del movimento azione studentesca di gettare il materiale informativo, pena il divieto di ingresso per i ragazzi di entrare nell’istituto, sulla base di una non meglio precisata norma che stabilisce, secondo quanto detto dalla consigliere, il divieto assoluto di introdurre (badate bene, di introdurre, non di distribuire) nelle scuole superiori materiale di matrice politica e che, a giudicare dal comportamento della consigliere Cotti, decreta una autorità di controllo da parte degli insegnanti.

In seguito la consigliere ha ritenuto opportuno redarguire questi liceali di fronte ad altri membri del corpo docenti, mettendoli alla berlina forte del suo ruolo e accusandoli di aver distribuito volantini inneggianti al fascismo ed al razzismo, forse nemmeno leggendo questi volantini, e magari non accorgendosi che tra coloro che avevano consegnato gli opuscoli c’era anche un giovane marocchino, con il quale mi vanto di condividere intenti ed ideali.

È utile per tutti i presenti, al fine di comprendere meglio il sincero sdegno che provo per questo atto repressivo, sapere che il volantino che i ragazzi stavano distribuendo all’esterno dell’istituto raffigurava e celebrava un soldato della prima guerra mondiale e illustrava le linee guida del movimento in questione: lotta all’immigrazione selvaggia, contrarietà all’approvazione dello ius soli, critiche alla riforma della buona scuola.

Idee che possono non piacere ma che sono e devono essere legittimate a circolare, così come è legittimato a partecipare alla vita democratica di questa città il movimento prima citato, composto da ragazzi e ragazze di buona volontà, animati da una sincera passione politica e sopratutto rispettosi delle altrui idee. Alla luce dell’accaduto è evidente che la consigliere non è dotata del senso del tempo e dello spazio: a giudicare da come si è comportata sembra infatti che la stessa sia convinta di trovarsi in Russia e, per giunta, più di sessant’anni fa, all’epoca delle grandi purghe promosse dal partito comunista.

Sfruttando il suo ruolo di insegnante, per questa occasione interpretato come quello di maresciallo della polizia segreta, si è arrogata un diritto che certo non gli spetta all’interno di un’istituzione democratica come lo stato italiano e ha messo alla gogna dei ragazzini soltanto perché avevano osato tentare la diffusione di idee che alla consigliere forse non piacciono, ma che sono perfettamente legittime e, nonostante ciò che la stessa ha riferito a più persone operanti nei licei di tutto il comune, assolutamente distanti dal fascismo e dal razzismo.

Per questo motivo alla stessa consigliere chiedo, considerato il sacro diritto di ognuno ad esprimere la propria opinione politica senza per questo essere discriminato, di presentare qui, in questo consiglio comunale, le sue scuse formali per un comportamento che ritengo inaccettabile e che voglio sperare sia da addebitare ad un clamoroso fraintendimento. Questi fatti pongono davanti a tutti noi, che siamo la massima espressione della vita democratica di questa città, degli interrogativi.

Cosa impara un bambino di 14 anni che vede una figura per lui colma di autorevolezza compiere una simile prevaricazione? Cosa pensa un giovane di 18 anni che vede ripagato il suo impegno politico con una così amara moneta? Come possiamo noi pensare ad avere un confronto costruttivo che vada nell’interesse della collettività se chi è chiamato a rappresentarla, la collettività, alimenta la discriminazione politica e la squalificazione dell’avversario?

Poste queste domande che spero facciano riflettere tutti voi, esprimo pubblicamente la mia solidarietà agli interessati in questa vicenda. Nella vostra battaglia state pur certi che non siete soli poiché sono sicuro che, dopo il mio intervento, molti saranno coloro che si accoderanno alla mia vicinanza, partendo dai consiglieri che mi siedono vicino fino a quelli che ho di fronte.

Sappiate che non siete soli, proseguite nella vostra battaglia di libertà e coinvolgete i vostri coetanei, forti delle vostre idee, senza paura! Non chinate mai la testa! È obbligo morale per me ricordare a tutti i cittadini pistoiesi, di qualsiasi età, provenienza, professione e ceto sociale che all’interno di questo consiglio comunale potranno sempre contare su una voce non potentissima, ma comunque valida, che si alzerà ogni qual volta ci sarà il bisogno di difendere il diritto di libera espressione: la mia».

[gabriele sgueglia – fdi-an]

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