agisport. L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELLA NEGAZIONE

L’assessore Massimo Vannuccini

AGLIANA. Per la giunta di Mangoni il brocardo scripta manent, non ha il significato che ha nel resto del mondo. Il Consigliere Fabrizio Baroncelli ha concluso il suo intervento con una disgustata nota di severo auspìcio: “Voi non volete capire l’italiano ma per fortuna, alla Corte dei Conti, sì”.

Infatti l’Assessore Massimo Vannuccini ha dolentemente evitato di rispondere all’interrogazione proposta dal gruppo FdI/An che contestava alla Giunta di essersi troppo facilmente “sottratta” alle responsabilità sull’affaire Agisport, rimettendo nel microfono la versione “scambista” della giunta piddina.

Estratto della prescrizione di obbligo presente nel contratto di Agisport

Se è vero che la frittata l’ha fatta la giunta Ciampolini nel “credere all’incredibile”, la colpa di Mangoni c’è per come non ha vigilato sull’attuazione dei patti contrattuali, nemmeno sanzionati.

La Giunta mangoniana non ha scuse di sorta, avendo risposto alle interrogazioni del consigliere Ciottoli, l’ultima il 19 giugno 2015, negando l’innegabile: quando si dice il muro di gomma.

Il patron di Agisport, Antonio Papi

Chi ha ancora delle perplessità, si vada a vedere le ultime tre righe della pagina 2 del verbale di gara originale laddove si parla di provvedere alla “dotazione al sussidiario Barontini (campo di calcio minore) di un impianto di illuminazione con miglioramento della fruibilità…” e, per coloro che hanno davvero le fette di Parma sugli occhi, si leggano il contratto di gestione sottoscritto e pubblicato su questi schermi.

Il contratto è stato cifrato in grassetto alla pagina 11 (Art. 8) e recita: …nonché dotare quest’ultimo dell’impianto di illuminazione, consentendo così la fruizione da parte degli utilizzatori anche in fase notturna, agevolando in special modo i settori giovanili… Il verbo “dotare” è, per l’Amministrazione incompresibile e lo hanno sostituito con “escludere”: sembra forse a loro, più elegante.

La Segretaria Comunale D’Amico

Ebbene, l’argomento è in bianco/nero. Non ci sono sfumature interpretative o semantiche. L’impianto di illuminazione o c’è, o non c’è e, nel secondo dei casi (quello vero, andate a vedere) i “settori giovanili” non possono utilizzare il campo Sem Barontini in fase notturna, essendo che, si dimostra facilmente, il campo non è stato “dotato” dell’impianto. Insomma non c’è luce in notturna.

I curiosi, potranno fare la “prova del nove” e andare a chiedere ai giovani atleti  (che usano l’impianto sussidiario) se hanno mai svolto partite in notturna; tale ipotesi è stata anche cifrata in grassetto e non certamente per una questione di bilanciamento estetico della pagina, ma perché era una prescrizione contrattuale cogente, non eludibile, ancorché negata e, ancora oggi, rinnegata, grazie al parere tecnico firmato dal dir. Massimo Giorgi.

Nessuno ha niente da dire sul misfatto: l’Assessore del periodo, il N.h. Fabrizio Magazzini, non ricorda, si auto-esclude e divaga, protestando per la gestione della giunta attuale (ecco che cencio dice male di straccio – n.d.r.).

L’impianto di illuminazione del Campo principale

Il rappresentante della seconda classificata, la Volley Aglianese Luciano Bonacchi, preferisce dimenticare e ci riferisce che “non ha seguito bene la faccenda” (?!) generando così un’incredibile fattispecie inaudita: dopo avere perso la gara con inganno del primo e soli 30 centesimi di smacco, non protesta per la manifesta violazione del primo assegnatario e si defila da ogni (legittima) azione di protesta!

Antonio Papi, patron di Agisport, risponde alla nostra richiesta affermando di “non sapere niente e di non essere stato invitato ai diversi Consigli comunali nei quali sono state trattate le interpellanze, mentre la segretaria Generale Donatella D’Amico è di nuovo in ferie e purtroppo, è stata assente dal Consiglio comunale. Dunque, non ha potuto provvedere a nessuna iniziativa, ovvero ottemperare la promessa fatta di “esercitare il ristoro del danno” che ebbe a pronunciare a fronte dell’Ing. Massimo Giorgi e a chi scrive, in  una mattina torrida del Luglio del 2013.

Attendiamo con pazienza il suo rientro dalle meritate ferie per tornare a chiederle il più aggiornato pensiero alla luce della visita delle fiamme gialle.  A noi, che ci siamo impegnati per fare affermare la verità e la giustizia, non resta che aspettare – sulla sponda del fiume – che la Corte dei Conti della Toscana pronunci  la sentenza per la sanatoria del danno erariale, stimato sopra ai 100.000 euro.

[Alessandro Romiti]

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