AGLIANA. Siamo contenti e finalmente sollevati. L’amianto nell’acqua delle condotte idriche (in tubi di cemento-amianto) è priva di fibre sospese nel prezioso liquido.
Lo dice il laboratorio di Heratech una società a responsabilità limitata del gruppo Hera partecipata, ovviamente, da Hera spa con il 100 %.
Hera spa è una multiutility che non ha bisogno di presentazioni, essendo operativa nella regione rossa per antonomasia e, dunque, controllata – sul piano gestionale – da uomini fiduciari del Partito Democratico.
È solo un dettaglio che anche Mangoni è un sindaco piddìno, ma non possiamo riconoscerlo come un aspetto trascurabile, avendo di lui un profilo tutt’altro che rassicurante in quanto a trasparenza e correttezza.
Abbiamo verificato che la società incaricata di fare le analisi è provvista di tutte le certificazioni di qualità del caso (accredia.it) e i suoi laboratori sono provvisti delle più avanzate tecnologie laboratoristiche; ma non sarebbe stato meglio – in ragione di chiarezza e trasparenza (questa ultima tanto apprezzata dai dem) – che le analisi fossero state fatte da qualche laboratorio esterno al cortile del Pd?
Per esempio l’Università di Pisa, chiamata altre volte per altri delicati expertise.
Ci perdoni il Sindaco di Agliana se facciamo queste domande antipatiche, ma è stato proprio lui a promuovere la politica del “sospetto” grazie alle sue reiterate censure degli atti, che hanno impedito ai Commissari di esercitare il contraddittorio tecnico in ben due Commissioni ambiente congiunte, inutilmente tenute a Montale.
Se alla Commissione del 18 Gennaio, ci fosse stato un inconveniente di “spedizione” (i documenti furono spediti tre giorni dopo la sessione), nell’ultima Commissione congiunta del 17 Settembre, l’azione di censura è stata ripetuta, con delle proteste rivolte direttamente al presidente Acciai (automobilista pendolare).
Il Presidente Nerozzi (altro garantista de nojantri), intervistato sull’argomento ci dice che la relazione Desmos è stata consegnata ai commissari con mail del 29 settembre, appena 48 ore dopo la Commissione: dunque che i commissari “usassero la fantasia”, sembra dirci seccato….
Il Sindaco Mangoni, voglia riconsiderare la sua precaria condizione di (s)garante della tutela della cittadinanza e fare tesoro dei nostri suggerimenti: la fiducia è ancora una cosa seria e ad Agliana, ma non sembra essere un patrimonio comune ai cittadini, abituati a vedere violato lo Statuto e il Tuel ogni giorno. Così hanno scritto i consiglieri di opposizione nella denuncia al Prefetto.
[Alessandro Romiti]