SAN MARCELLO. [m.f.] Andrea Quartini, Consigliere Portavoce in Regione Toscana,Vicepresidente del gruppo consiliare, Commissario della Terza Commissione (Sanità e politiche sociali), lunedì 13 novembre, si è recato all’Ospedale di Abadia San Salvatore in provincia di Siena, piccola struttura ospedaliera,di riferimento di un comprensorio di circa 12 mila abitanti.
Dimensione assimilabile solo per bacino di utenza al contesto della Montagna Pistoiese, dato che quest’ultima è gravata anche da problematiche connesse ad un territorio vasto e montuoso e da una viabilità difficoltosa.
Un Ospedale, quello di Abadia San Salvatore, piccolo con solo 20 posti letto, chirurgia con due sale operatorie, ortopedia, medicina, diagnostica, e ovviamente un Pronto Soccorso.
Sostanzialmente l’ospedale della Val d’Orcia è quello che era fino alla 2012 l’Ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello Pistoiese e che oggi non è più.
Perché ad Abadia è stato possibile mantenere e lì sì, veramente potenziare la struttura sanitaria mantenendo tutti i reparti compreso il Pronto Soccorso, mentre sulla Montagna Pistoiese c’è rimasto solo una “corsia infermieristica”, divenuta “valvola di sfogo” del San Jacopo di Pistoia, sottodimensionato per posti letto?
COMUNICATO STAMPA
Ieri – lunedì 13 novembre n.d.r. –ho effettuato un sopralluogo all’Ospedale di Abbadia San Salvatore.
Presidio interessante, da prendere in seria considerazione per alcuni dei presidi sanitari delle aree disagiate toscane danneggiate dalla riforma sanitaria Pd-Rossi.
Chiederò alla Commissione Sanità regionale di programmare al più presto una visita e di unirla all’osservazione degli altri piccoli ospedali regionali.
Abbadia potrebbe infatti rappresentare un buon metro di paragone per restituire dignità all’ex-Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese, un tempo fiore all’occhiello per performance e oggi derubricato a Presidio Integrato con danno evidente dei cittadini di quel territorio.
L’Ospedale di Abbadia ha un pronto soccorso funzionante h24, con reperibilità notturna di anestesista e chirurgica, un’ottima attività radiodiagnostica (in espansione con l’arrivo a breve di una Tac), un’ottima attività di chirurgia superficiale e specialistica in regime di day surgery e week surgery, in espansione, che si svolge su due sale operatorie.
Se è stato possibile lì perché non anche a San Marcello?
Certo restano anche lì da migliorare il rapporto con la Casa della Salute, in particolare con la medicina generale, e – piaga consueta in Toscana – l’informatizzazione del sistema, in particolare per le cartelle cliniche e il sistema per le prenotazioni Cup.
Ma parliamo di aspetti superabili e in via di superamento.
Andrea Quartini
Consigliere Regionale
Movimento 5 Stelle